L’Art Advisor Lisa Schiff si dichiara colpevole di frode telematica nel mondo dell’arte
Lisa Schiff, nota art advisor di New York, ha ammesso la propria colpevolezza per un capo di imputazione di frode telematica in un tribunale di New York, giovedì scorso. Schiff, coinvolta in due cause legali nel 2023, era stata accusata di aver ingannato i suoi clienti, sottraendo milioni di dollari. A gennaio di quest’anno, Schiff ha dichiarato bancarotta, con debiti dichiarati che sfiorano i 7 milioni di dollari verso gallerie, depositi e altre strutture.
Il procuratore statunitense Damian Williams ha sottolineato la gravità del caso: “Per anni, Lisa Schiff ha tradito la fiducia dei suoi clienti nell’ambito della consulenza artistica, mentendo e dirottando i milioni che le erano stati affidati. Invece di usare i fondi dei clienti come promesso, ha utilizzato il denaro per sostenere uno stile di vita sontuoso. La dichiarazione di colpevolezza di oggi è un segnale che il Distretto Meridionale di New York continuerà a investigare e perseguire i casi di frode, anche all’interno del mercato dell’arte.”
Cause legali e dettagli dell’accusa
Le due cause legali contro Schiff risalgono al 2023. Nella prima, i collezionisti Candace Carmel Barasch e Richard Grossman avevano affermato che Schiff li aveva assistiti nella vendita di un’opera di Adrian Ghenie, trattenendo però 1,8 milioni di dollari a loro dovuti. Nella seconda causa, Barasch e il marito Michael sostenevano di aver affidato a Schiff 6,6 milioni di dollari per l’acquisto di opere d’arte. Tuttavia, secondo le accuse, non hanno mai ricevuto le opere concordate, mentre Schiff avrebbe usato il denaro per “viaggi di lusso, shopping e altre spese personali, o per saldare debiti verso altri clienti o acquistare opere per altri acquirenti.”
Confisca e possibile condanna
Schiff ha accettato di rinunciare a 6,4 milioni di dollari come parte dell’accordo. L’accusa di frode telematica comporta una pena massima di 20 anni di carcere, con la sentenza prevista per gennaio.
La caduta di una figura prominente
Prima di questi scandali, Schiff era una delle consulenti d’arte più apprezzate di New York, con una clientela di alto profilo che includeva anche celebrità come Leonardo DiCaprio. Dopo le accuse, Schiff ha chiuso la sua società, SFA Advisory, e alcune delle opere in suo possesso sono state messe all’asta, con pezzi di artisti come Damien Hirst, Judy Chicago e Richard Prince stimati complessivamente intorno ai 2 milioni di dollari.
Il comunicato del Distretto Meridionale di New York ha specificato che Schiff ha truffato “almeno dodici clienti, un artista, l’erede di un altro artista e una galleria”, senza fornire dettagli sui nomi coinvolti.
Dichiarazione dell’avvocato
Randy Zelin, avvocato di Schiff, ha dichiarato a ARTnews: “Oggi non è la fine, ma l’inizio di un nuovo percorso per Lisa Schiff. Ha accettato la responsabilità delle sue azioni, facendo i conti con sé stessa. Continuerà a lavorare per fare ammenda.”