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Don e Mera Rubell sono forse la coppia di collezionisti americani più amati nel panorama dell’arte contemporanea, in particolare dai giovani artisti emergenti

Hanno appena inaugurato un nuovo museo privato a Miami, ma come sono stati in grado di creare una raccolta di circa 7200 opere e più di 1000 artisti iniziando da soli 25 dollari?

Scopriamo la storia della Collezione Rubell, che ha il sapore della favola per tutti i collezionisti

Don e Mera Rubell, rispettivamente un ginecologo e un’insegnante, si sposano nel 1964 anno in cui iniziano anche a collezionare arte contemporanea.

Iniziano proprio da un budget modesto, soli 25 dollari, corrispondente allo stipendio settimanale dell’insegnante Mera ed entrambi hanno un occhio per i giovani artisti

Infatti sin dai primi tempi e ancora oggi, i coniugi Rubell sono sempre andati alla ricerca di opere d’arte senza l’aiuto di art advisor o altri consulenti, ma anzi visitando gli studi degli artisti per poi acquisire le opere in galleria.

Negli anni hanno individuato veri e propri astri nascenti dell’arte come Jeff Koons nel 1979, Catherine Opie nei primissimi anni ’90 o ancora alla fine del 99 l’artista afro americano Kerry James Marshall

Tutti artisti che al giorno d’oggi hanno raggiunto quotazioni milionarie.

Nel 1993 nel quartiere di Wynwood acquistano il primo spazio per ospitare la loro grande collezione, un ex magazzino della DEA per soli 450 milioni di dollari,

nel 2019 il valore arriva a 16 milioni di dollari e dopo 26 anni scelgono di spostarsi nel vicino quartiere di Allapattah per dare vita ad uno spazio di oltre 10 mila metri quadrati con 40 gallerie, una biblioteca e un ristorante

Wynwood, prima un quartiere ad alto tasso criminale di Miami, ora è radicalmente cambiato e sono nate boutique e bar, si dice anche e per merito dell’EFFETTO RUBELL

Sembra infatti che le acquisizioni di Don e Mera, soprattutto in fiera, producano un effetto dirompente tanto da cambiare radicalmente la vita all’artista che viene individuato quale talento naturale da coltivare e sostenere.

Oggi la Rubell Family Collection prosegue e ai coniugi da tempo si è unito il figlio Jason con il quale condividono le nuove acquisizioni ampliando la propria raccolta, organizzando mostre e promuovendo residenze d’artista per i giovani emergenti invitati nell’ottica di ricerca e supporto all’arte contemporanea senza l’occhio speculativo

Perché in fondo la loro è ancora una storia familiare vista attraverso le opere e gli artisti lunga quasi 60 anni

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