LA MOSTRA (IM)PERFETTA
L’ultimo numero della rivista ART&LAW di Negri-Clementi Studio Legale
Siamo abituati ad andare a visitare le grandi mostre, ma non ci rendiamo conto a volte di tutto il lavoro che c’è dietro il grande successo di una mostra “quasi” perfetta.
Fin dove dovrebbe arrivare il lavoro del curatore rispetto a quello dell’artista? Quali sono i limiti? Quali sono le figure coinvolte?
Tutto questo rende una mostra davvero perfetta.
Il sogno di ogni curatore e di ogni artista è quello di realizzare la mostra perfetta.
Ma è davvero possibile?
Il format di una mostra nasce e diventa reale solo grazie alla sinergia di alcune azioni e compiti, che in base all’importanza della mostra stessa, possono essere svolti da più professionisti nel mondo dell’arte.
Questo per ottenere infine la mostra migliore possibile.
Lo ha dichiarato la direttrice di Artissima, Ilaria Bonacossa, all’interno dell’ultimo numero di “Art & Law”, dello Studio Negri-Clementi.
Argomento del piccolo, ma sempre denso e interessante volumetto, è stato proprio “La mostra (im)perfetta”, il titolo, questa volta ironico, ad evidenziare come sia davvero complesso creare una mostra davvero perfetta e che possa in qualche modo coinvolgere e tutelare tutti i protagonisti, che siano essi professionisti, artisti, galleristi, curatori, musei o istituzioni.
Per questo lo studio evidenzia come intorno alla mostra sia necessario tutelare tutte le persone e le fasi anche da un punto di vista legale, evidenziando così tutti quelli aspetti che meriterebbero particolare attenzione e quindi anche veri e propri contratti a tutela delle parti.
Si analizza quindi la figura dell’ideatore, che potrebbe essere anche il curatore stesso.
Avrà il compito, al di là dell’organizzazione ideale o creativa della mostra stessa, di come dovrà funzionare, di che cosa dovrà raccontare, dovrà tenere in considerazione anche alcuni aspetti di tipo contrattualistico, per normare tutti i rapporti con tutti gli stakeholder che vengono coinvolti nell’organizzazione di una mostra.
Questo per tutelare le parti e quindi mettere in sicurezza quella che è destinata ad essere davvero una mostra perfetta, sia dal punto di vista estetico che da quello legale e contrattuale, mettendo in sicurezza così tutti gli operatori coinvolti.
All’interno di una mostra anche la tipologia di contratti standard sono innumerevoli.
Parliamo di contratti di prestito, di facility, utility e condition report, trasporto e tutti gli aspetti derivanti dall’assicurazione delle opere e infine la prevenzione e la sicurezza sul lavoro.
Di questo abbiamo parlato anche in occasione dell’ArteCONCAS Talks, dove ho intervistato l’avvocato Annapaola Negri-Clementi, che proprio su questa tematica si è posta l’attenzione su come spesso si parli solo del risultato, ma in realtà tutti i tecnici e i professionisti sono delle società e quindi hanno obblighi in termini di sicurezza, di DUVRI, di movimentazione, e tutti questi aspetti riguardano interamente e complementariamente l’organizzazione di una mostra, soprattutto se questa è fatta in un locale aperto al pubblico, quindi parliamo di un museo o un’istituzione dove ci sono addirittura delle norme per esempio anche legate all’antincendio.
Tutto questo va gestito anche dal punto di vista legale.
Per questo i fattori da considerare per una mostra perfetta sono tantissimi, e forse non esiste davvero la mostra perfetta, ma esiste solo quella mostra che rimane impressa nella mente e nei ricordi dei visitatori.
Sei pronto a scoprire quale sarà la tua mostra perfetta?
Guarda il video su YouTube:
#ARTECONCAS / PODCAST
Podcast: Play in new window
Subscribe: Apple Podcasts | Spotify | RSS