#ArteConcasMUSEO
Ci sono due pilastri fondamentali del museo…
Si tratta del Progetto Scientifico e il Progetto Culturale, che insieme fanno la differenza!
A prima vista i due progetti sembrerebbero essere sovrapponibili e riconducibili ad uno solo, ma non è assolutamente così.
Proviamo a capire meglio, partendo intanto dalle definizioni:
Il progetto scientifico riguarda la ricerca il riordino di tutte le informazioni di studio, catalogazione, ordinamento e pubblicazione di una collezione museale.
Il progetto culturale invece, riguarda la forma e le modalità più opportune per trasmettere al pubblico i valori del museo e dei suoi contenuti, ma si potrebbe anche dire, l’immagine culturale dello stesso museo.
Per illustrare meglio il Progetto Scientifico oltre a conoscere la reale portata storico—artistica o archeologica della collezione, definisce il ruolo che la stessa riveste in un contesto universale, in modo scientifico, cioè, dimostrabile.
E’ necessario inquadrare tutti i reali valori storici della collezione museale in rapporto al resto delle civiltà dello stesso periodo oppure della stessa zona.
Un lavoro molto complesso che deve essere costantemente aggiornato.
Per questo lavoro sono necessarie molte figure professionali, dagli specialisti delle singole materie, agli archivisti, i documentalisti, e ancora gli storici, i curatori museali e altri professionisti che possono aggiungere conoscenze e informazioni.
Il museo si arricchisce continuamente di questi preziosi contributi che vengono anche da figure lontane dalle realtà museali come i fisici, i geolog, i chimici…
Vi faccio un esempi: lo studio geologico e chimico della materi ha consentito di stabilire che alcuni strumenti della preistoria, come frecce, asce ed altro, costruite con l’ossidiana il vetro vulcanico attraversavano il mediterraneo per approdare in Francia o nelle coste africane.
In pratica esisteva un antichissimo commercio marittimo, scientificamente dimostrato grazie alle analisi chimiche dei materiali che confermano il trasporto dai centri di produzione a quelli molto lontani dove venivano commercializzati.
Tornando al progetto culturale invece, la sua funzione è quella di “raccogliere” tutte queste informazioni scientifiche come tutti i valori per trovare una sintesi culturale che possa essere illustrata al pubblico in modo efficace.
Ancora un esempio aiuta sicuramente a comprendere: una raccolta di dati scientifici, seppure importanti, potrebbero risultare per molti nozioni astratte e difficili da collocare nella realtà vissuta quotidianamente e persino in quella storica.
Il progetto culturale si occupa proprio di ricercare tutti i possibili collegamenti con la realtà che viviamo e lo fa con piccoli esempi, dimostrazioni parallele, semplici riferimenti per consentirci di capire o almeno di intuire anche le più grandi scoperte scientifiche.
La legge della relatività di Einstein è una ”cosa”, praticamente “impossibile” da spiegare per la maggioranza delle persone però tutti, più o meno, la citano, perché?
Perché è stata mediata, trasmessa, raccontata, semplificata da molti e diversi progetti culturali.
Semplificare senza mai perdere il valore assoluto senza banalizzare ma ricercando linguaggi e forme contemporanee di trasmissione di pensieri complessi che hanno modificato il nostro vivere attuale..
Pertanto da una parte i contenuti attendibili del progetto scientifico dall’altra la forma migliore per trasmetterli nel tempo anche come valori assoluti del museo
Ecco allora che dietro la realizzazione di una mostra esiste un vero e proprio retroscena di professionalità che si dividono tra la progettualità scientifica e quella culturale, dai risultati spesso davvero incredibili!
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