Il certificato di autenticità di un’opera d’arte è come il suo passaporto, scopriamo perché è così importante per un collezionista averlo.
Per creare la propria collezione d’arte è fondamentale avere un corredo di documenti a supporto e documentare ogni singola fase della propria opera d’arte. Il certificato di autenticità è il primo documento, quello più importante da possedere.
L’autentica è il vero passaporto dell’opera d’arte e al suo interno deve contenere una serie di informazioni dettagliate, tra cui: immagine dell’opera, titolo dell’opera, nome dell’artista e anno di realizzazione, per poi scendere nel dettaglio delle specifiche tecniche: i materiali con cui è stato realizzato, le misure, il peso, se si tratta di un video, o ancora la tipologia dell’opera: se è unica o se è una serie limitata.
Ed infine, la firma autografa da parte dell’artista, se vivente, altrimenti quella della fondazione o archivio, o ancora da parte della galleria in caso di certificato di attribuzione.
In caso di artista vivente è più semplice richiedere il certificato di autenticità, che viene rilasciato o dal gallerista o dall’artista stesso nel momento della vendita.
In caso di artisti non viventi le cose si complicano. Bisogna allora effettuare alcuni passaggi in più, affinché si possa dimostrare da un lato la lecita provenienza, e quindi porre in evidenza tutti i passaggi derivati dall’acquisto o dall’acquisizione dell’opera, siano esse fatture o dimostrazioni del percorso che l’opera ha fatto fino alle vostre mani. Una volta risolto questo aspetto, possiamo andare a richiedere l’autentica da parte di un archivio o di una fondazione il cui scopo è quello di garantire l’autenticità e il proseguo dell’attività dell’artista post mortem.
In questo caso mediamente dovrete mandare l’opera, pagare una fee fissa e saprete se la vostra opera è originale e avrà magari il diritto di apparire nel catalogo ragionato. Dobbiamo sempre ricordarci che più informazioni noi abbiamo sull’opera, maggiore sarà il suo valore e maggiori saranno le possibilità di immetterla in un mercato laddove lo desiderassimo. Scopriamo quindi quali sono i tre rischi maggiori in cui potete incorrere se non possedete un certificato di autenticità della vostra opera.
Il primo è nessuna richiesta di prestito: nessun museo, curatore o istituzione vorrà avere a che fare con un’opera che non abbia un corredo coevo, coerente e soprattutto cristallino, in quanto il rischio di danno d’immagine sarebbe troppo alto per l’esposizione della stessa opera. Recenti sono i casi anche italiani, citiamo Modigliani, nei quali il dramma è già accaduto. Il secondo punto riguarda il rischio di svalutazione del valore economico ed artistico dell’opera stessa: se non possiamo dimostrare al 100% che quell’opera è originale, è difficile che questa possa valere quello che noi pretendiamo. Il terzo e ultimo punto è la vendita successiva. Stesso ragionamento di prima: come possiamo chiedere a qualcun altro di riconoscere un valore se non possiamo dimostrarlo? Diffidate quindi da chi vi offre l’affare, o chi, ancora, vi garantisce la certificazione futura. Se i documenti ci sono, devono essere chiari e cristallini da subito, altrimenti è un rischio.
E tu, sei sicuro di volere correre questo rischio?
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