Addio a Luca Beatrice: Il Critico d’Arte che Ha Raccontato l’Italia con Passione e Profondità
Introduzione
Luca Beatrice, uno dei più noti critici d’arte italiani e presidente della Quadriennale di Roma, si è spento il 21 gennaio 2025 all’età di 63 anni. Colpito da un infarto nei giorni precedenti, era ricoverato presso l’ospedale Molinette di Torino, dove purtroppo non è stato possibile salvargli la vita. La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto profondo nel mondo della cultura italiana e internazionale. Con una carriera dedicata all’arte, alla scrittura e alla formazione, Beatrice ha influenzato generazioni di artisti, studenti e appassionati.
Un Percorso di Vita Dedicato all’Arte
Gli Inizi e la Formazione
Nato a Torino il 4 aprile 1961, Luca Beatrice si laureò in Storia del Cinema presso l’Università di Torino e conseguì una specializzazione in Storia dell’Arte all’Università di Siena. La sua carriera ebbe inizio negli anni Ottanta, quando collaborava con riviste specializzate come Tema Celeste e Flash Art. Fin da subito, si distinse per la sua capacità di analisi critica e la sua curiosità intellettuale.
Mostre e Curatele
Beatrice ha curato alcune delle più importanti mostre d’arte contemporanea, spaziando da monografiche su Andy Warhol e Jackson Pollock a collettive che celebravano gli anni Ottanta a New York. Tra le sue curatele più significative:
- Biennale di Venezia, 2009: Curatore del Padiglione Italia durante la 53ª edizione.
- Biennale di Praga, 2003-2005: Un’esperienza che rafforzò il suo prestigio internazionale.
- Easy Rider. Il mito della motocicletta, 2018: Una mostra alla Reggia di Venaria che combinava cultura pop e arte.
L’ultima grande sfida era la presidenza della Quadriennale di Roma 2025, intitolata Fantastica, un evento pensato per riportare l’arte italiana al centro del dibattito culturale.
La Scrittura e il Giornalismo
Luca Beatrice è stato anche un prolifico scrittore e giornalista. Collaborò con testate come Il Giornale, Libero, Linkiesta e Corriere Torino. Tra i suoi libri, spiccano le biografie di Renato Zero e Lucio Dalla, oltre al saggio Le vite – Un racconto provinciale dell’arte italiana, che ben rappresenta la sua capacità di esplorare percorsi poco battuti.
La sua scrittura era diretta, colta e mai banale, capace di affrontare temi complessi con uno stile accessibile e appassionante.
L’Impegno nella Formazione e nella Cultura
Beatrice ha insegnato in prestigiose istituzioni come:
- Accademia di Brera, Milano
- IULM, Milano
- Accademia Albertina, Torino
Dal 2010 al 2018, fu presidente del Circolo dei Lettori di Torino, guidando l’istituzione durante un periodo di grande crescita e contribuendo a rafforzare il Salone Internazionale del Libro.
L’Uomo Dietro il Critico
Passioni e Carattere
Luca Beatrice era un uomo di passioni, dalla Juventus alla sua Harley Davidson, simboli di una personalità vivace e anticonformista. Era amato per la sua capacità di unire ironia e profondità, come ricordato da Angelo Mellone, direttore Day Time Rai:
“Chissà, dove sei adesso, se potrai ammirare quella perfezione nell’arte che hai inseguito e raccontato per tutta la vita.”
Il Cordoglio del Mondo della Cultura
La notizia della sua scomparsa ha suscitato una vasta ondata di cordoglio. Tra i messaggi più toccanti:
- Alessandro Giuli, Ministro della Cultura: “Un protagonista della cultura italiana e internazionale che ha formato artisti e artiste con il suo sapere.”
- Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia: “Un esempio di curiosità critica e di coraggioso anticonformismo.”
- Evelina Christillin, Presidente del Museo Egizio di Torino: “Aveva una visione non retorica dell’arte.”
L’Ultima Grande Sfida: La Quadriennale di Roma 2025
Pochi giorni prima del malore, Beatrice aveva presentato la Quadriennale di Roma, un progetto che avrebbe accolto 50 artisti attivi dal 2000 in avanti, con l’intento di rappresentare un quadro completo dell’arte contemporanea italiana, inclusi i talenti provenienti dalle province. Beatrice desiderava che questa edizione fosse un fermo immagine nitido dell’arte italiana di oggi, capace di includere artisti italiani all’estero e colleghi stranieri operanti in Italia.
Conclusione: Un’Eredità Indelebile
Luca Beatrice lascia un segno profondo nel mondo della cultura e dell’arte. La sua capacità di unire critica, curatela e insegnamento ha arricchito il panorama artistico italiano, ispirando chiunque abbia avuto il privilegio di lavorare con lui o leggere i suoi scritti.
Il suo impegno per riportare l’arte italiana al centro del dibattito culturale continuerà a vivere attraverso le sue opere e i progetti che ha avviato. Come ha scritto suo fratello Giulio:
“Due fratelli non sono due amici. Sono rami dello stesso albero che possono divergere con gli anni, ma il loro legame sarà eterno. Ciao Luca, fai buon viaggio.”