Bice Lazzari: L’Esplorazione dell’Astrattismo Geometrico
Bice Lazzari (1900-1981), un’icona dell’arte astratta italiana, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico con la sua esplorazione unica dell’astrattismo geometrico. Attraverso la sua carriera, Lazzari ha dimostrato un impegno costante verso l’innovazione e la sperimentazione, utilizzando forme astratte e geometriche per esplorare nuovi linguaggi visivi nell’arte moderna.
Bice Lazzari è stata una figura fondamentale nell’arte astratta italiana del XX secolo, riconosciuta per la sua esplorazione rigorosa e innovativa dell’astrattismo geometrico. Nata a Venezia, Lazzari iniziò la sua carriera come designer tessile e pittrice, per poi spostare progressivamente il suo interesse verso l’astrazione pura, distanziandosi dalle convenzioni figurative dell’epoca per abbracciare un linguaggio visivo basato su linee, forme e colori.
Durante gli anni ’30, la sua opera iniziò a mostrare un chiaro movimento verso l’astrazione, ma fu dopo la Seconda Guerra Mondiale che Lazzari consolidò il suo stile distintivo. Negli anni ’50 e ’60, la sua ricerca artistica si concentrò sulla semplificazione delle forme e sull’uso di una palette limitata, spesso ridotta al nero, bianco, grigio e talvolta accenti di blu o rosso. Questo periodo segnò anche l’inizio del suo utilizzo di linee e segni grafici come principali veicoli espressivi, attraverso i quali indagava le relazioni dinamiche tra spazio, movimento e equilibrio.
L’opera di Bice Lazzari si distingue per la sua capacità di infondere calore e umanità in composizioni astratte, spesso percepite come fredde o distaccate. Le sue linee, pur essendo rigorosamente geometriche, vibrano di una delicatezza e sensibilità che rivelano la mano dell’artista e la sua visione poetica. Lazzari stessa vedeva l’astrazione non come un rifiuto del mondo reale, ma come un modo per catturare l’essenza delle cose, la loro struttura invisibile e i ritmi sottili.
Nonostante il riconoscimento critico, Bice Lazzari ha dovuto affrontare le sfide di essere una donna nell’ambito dell’arte moderna, dominato prevalentemente da figure maschili. Solo negli ultimi anni della sua vita e postumamente, il suo contributo è stato pienamente riconosciuto e celebrato, con esposizioni che hanno evidenziato il suo ruolo pionieristico nel campo dell’astrattismo geometrico.
Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, consolidando il suo posto come una delle voci più originali e influenti dell’arte astratta del suo tempo. Le sue opere sono ora parte di collezioni permanenti in importanti musei e gallerie, testimoniando la sua duratura eredità nel panorama artistico italiano e internazionale.
Attraverso la sua esplorazione dell’abstract geometrico, Bice Lazzari ha tracciato un percorso unico, dimostrando che l’astrazione può essere al contempo rigorosa e emotiva, geometrica e personale, riflettendo così la complessità e la profondità del linguaggio visivo dell’arte moderna.