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COSA SONO GLI HOTEL D’ARTE? Un’ esperienza da vivere in vacanza.. / ArteConcas /Andrea Concas

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COSA SONO GLI HOTEL D’ARTE?

Un’ esperienza artistica da vivere in vacanza…

Ti piace l’arte e ti piace viaggiare?

Scopriamo cosa sono gli hotel d’arte.

Negli ultimi anni l’arte è ovunque: è in strada, è nei musei, è nei centri commerciali, è negli uffici, ma è anche negli hotel, ed è un business in continua crescita.

Larry Gagosian, il patron delle omonime gallerie, ha affermato di non gradire l’arte all’interno degli alberghi. Tuttavia, gli esempi internazionali oggi sono tantissimi, in quanto la permanenza in un hotel diventa sempre di più una vera e propria esperienza che va oltre l’arredamento delle camere, e servono quindi contenuti interni, esterni o di benefit, che possano rallegrare e in qualche modo animare il soggiorno dei propri visitatori. Per questo l’arte è un contenuto molto importante, di forte impatto e soprattutto di grande esperienza emotiva per il visitatore stesso. C’è da segnalare che, molto spesso, gli stessi imprenditori dietro le grandi catene alberghiere sono degli appassionati d’arte, e sempre più casi vedono le loro collezioni coinvolte ed esposte all’interno delle proprie strutture. Le opere e le grandi collezioni vengono spesso condivise nelle zone comuni, nelle hall degli alberghi, o alcune di queste addirittura nelle singole camere, nominando le camere stesse in base all’opera o all’artista.

In alcuni casi addirittura diventano occasioni di vendita, con collaborazioni con grandi gallerie o fiere, come quella di Artrooms, nata a Londra e di recente realizzata anche a Roma, nella quale gli artisti espongono le proprie opere all’interno di ogni singola camera, rimangono all’interno della camera stessa e raccontano la propria arte per un weekend. Gli artisti sono presenti e accolgono i visitatori e i turisti. Altri invece organizzano addirittura delle visite guidate e fanno delle opere di fruizione culturale e museale all’interno della struttura stessa. Pensiamo anche a Su Gologone in Sardegna, le cui camere sono dedicate a grandi artisti sardi e la collezione della proprietaria è esposta all’interno di ognuna di esse, permettendo ai visitatori di leggere dei cataloghi che li riguardano o degli approfondimenti. Oppure l’estremo caso in cui gli hotel o i ristoranti vengono realizzati fin dall’inizio utilizzando la collaborazione di grandi artisti, come è il caso del Vandal di New York, realizzato dai più grandi street artist internazionali, o come il Nyx Hotel a Milano realizzato dagli street artist italiani.

E tu, che cosa aspetti, per il tuo prossimo viaggio cerca l’hotel d’arte!

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COSA SONO I FALSI D’AUTORE? Scopri quanto valgono e come sono normati.. / ArteConcas /Andrea

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COSA SONO I FALSI D’AUTORE?

Scopri quanto valgono nel mercato dell’arte, e come sono normati…

La differenza tra falsi, riproduzioni, copie e repliche può sembrare un aspetto da considerare solo per i più esperti, tuttavia è bene conoscerli..

COME COMUNICARE SU INSTAGRAM – I segreti per promuovere la tua arte / ArteConcas / Andrea Concas

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COME COMUNICARE SU INSTAGRAM…

Scopri I segreti su come promuovere la tua arte..

Instagram è un canale di comunicazione e come tale è un’opportunità di promozione e diffusione della tua arte, ma ha bisogno di regole e di strategie affinché possa portare dei risultati concreti e tangibili a te, come #ARTISTA, #COLLEZIONISTA, #GALLERISTA o #CURATORE.

I GRANDI ARTISTI SU INSTAGRAM – BANKSY OBEY HIRST KAWS CATTELAN / ArteConcas / Andrea Concas

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I GRANDI ARTISTI SU INSTAGRAM…

Scopri i loro segreti su come usano i social network.

Arte e Instagram vanno di pari passo, i grandi artisti sono tutti lì ed hanno milioni di follower…

INSTAGRAM PER L’ARTE Scopri i segreti dei social network per gli artisti / ArteConcas /Andrea Concas

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INSTAGRAM PER L’ARTE

Scopri i segreti dei social network per gli artisti..

CHI DECIDE IL COEFFICIENTE D’ARTISTA? A quale prezzo puoi vendere le opere /ArteConcas/Andrea Concas

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CHI DECIDE IL COEFFICIENTE D’ARTISTA?

A quale prezzo puoi vendere le tue opere d’arte…?

Il coefficiente del giovane talento segue l’andamento di crescita della carriera e viene sostenuto dal gallerista di riferimento, che scambia questo dato con altri colleghi interessati a vendere le opere in altre gallerie.

COME SI CALCOLA IL PREZZO DI UN’OPERA D’ARTE Il coefficiente d’artista / ArteConcas /Andrea Concas

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18 COME SI CALCOLA IL PREZZO DI UN'OPERA
18 COME SI CALCOLA IL PREZZO DI UN'OPERA

COME SI CALCOLA IL PREZZO DI UN’OPERA D’ARTE

L’importanza di conoscere il coefficiente d’artista.

Il giovane artista o fotografo emergente o il collezionista ai primi acquisti affrontano con poca informazione e tanta confusione la questione dei prezzi delle opere d’arte; vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Esiste una formula matematica, nota agli addetti del mercato dell’arte, che viene utilizzata per definire il valore economico delle opere sulla base di un parametro chiamato coefficiente d’artista.

Ecco la formula che viene utilizzata per calcolare il prezzo di un’opera d’arte a partire dalle sue dimensioni e dalla conoscenza del coefficiente d’artista:

[(base + altezza) x coefficiente] x 10 = prezzo dell’opera

Scopriamola insieme

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ANDREA CONCAS / Il mondo dell’arte che nessuno ti ha mai raccontato / Arte CONCAS

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ARTE & TECNOLOGIA / Quando il mercato dell’arte innova e si rinnova / ArteConcas / Andrea Concas

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ARTE & TECNOLOGIA

Quando il mercato dell’arte innova e si rinnova…

NON SERVE ESSERE RICCHI PER DIVENTARE COLLEZIONISTI D’ARTE / Andrea Concas / ArteConcas

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NON SERVE ESSERE RICCHI PER DIVENTARE COLLEZIONISTI D’ARTE!

Non sempre serve essere ricchi per creare una collezione d’arte. Scopriamo quali sono le quattro buone regole per iniziare. 

Oggi diventare un collezionista d’arte non è sempre legato ad avere un patrimonio milionario, sicuramente aiuta, non lo mettiamo in dubbio, tuttavia esistono esempi lampanti di come persone normali siano diventati grandi collezionisti, spesso anche con delle collezioni dai valori milionari.

Pensiamo ad Herb e Dorothy Vogel, un postino e una bibliotecaria dell’America degli anni Sessanta, la cui collezione oggi vale milioni di euro ed è ospitata in tantissimi musei. Quello che conta è che cosa noi vogliamo raccontare, ancora una volta, l’importanza semantica della motivazione che ci spinge a creare una collezione d’arte, sia essa per denaro, sai essa per speculazione, o meglio, per passione, amore o ancora curiosità. Sono delle ottime motivazioni che stanno alla base della creazione della collezione stessa. Su queste motivazioni dobbiamo creare le basi affinché la nostra collezione possa valorizzarsi nel tempo, crescere e poi passare magari ai nostri figli o ai nostri eredi. 

Scopriamo quindi le quattro regole fondamentali per diventare collezionisti d’arte: l’acquisizione, la gestione, la conservazione e la valorizzazione delle nostre opere. 

Acquisire senza rischiare è il concetto base di una collezione. Significa selezionare solo opere di cui siamo certi della provenienza e che hanno un corredo abbastanza ampio e documentato per poter garantire la loro autenticità e anche un’eventuale vendita futura, o scambio, o esposizione dell’opera stessa. Rischio e affare spesso vanno di pari passo, quindi bisogna fare davvero attenzione quando si compra qualcosa, perché dopo potremmo pentircene amaramente.

Gestire per monitorare. La gestione della nostra collezione è fondamentale. Possiamo fare differenti scelte: possiamo decidere che sia chiusa in casa, o in archivio, o in deposito, oppure ancora, girare con i prestiti o con le nostre mostre. Significa quindi avere la possibilità di poter gestire liberamente della propria collezione d’arte, acquisendo tutti i diritti da parte dell’artista, legati all’esposizione, alla pubblicazione o alla promozione dell’opera stessa, affinché possiamo decidere liberamente che cosa farne e come soprattutto poter promuovere la nostra collezione stessa.

Conservare significa tutelare e salvaguardare la propria collezione. Dobbiamo sapere qualsiasi dettaglio tecnico, che possa in qualche modo influire sulla sua conservazione o deterioramento nel tempo. Per fare questo esistono in condition report, dei documenti redatti da professionisti, nei quali sono incluse tutte le informazioni sullo storico degli interventi di restauro, o su come movimentarla, conservarla o esporla. Questo documento permette la conservazione e soprattutto da’ indicazioni a terze persone in caso di prestito su come comportarsi con la vostra opera. Conservare significa quindi non perdere soldi, e tutelare la propria collezione d’arte. Per fare questo esistono anche delle formule assicurative che tutelano la collezione e la loro movimentazione.

E infine la valorizzazione e quindi cogliere tutte le occasioni affinché la nostra collezione per noi, o per i nostri figli o ancora eredi, possa essere in qualche modo raccontata e mantenuta nel tempo, e soprattutto valorizzata. Diventare collezionisti oggi non è sicuramente facile, tuttavia è estremamente appagante. Quello che vi consiglio è sempre di poter godere delle vostre opere e di esporle in casa o di poter fruire di loro in ufficio, perché non c’è cosa peggiore di un’opera d’arte conservata. O meglio, con le grandi collezioni siamo obbligate a farlo, e allora dobbiamo conservarle al meglio, ma se siamo dei piccoli collezionisti, godete ogni giorno della vostra arte.

E tu, sei pronto a diventare un collezionista? 

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H&M VS REVOK / Arte, Moda, Marketing e Diritto, quali limiti? / ArteConcas / Andrea Concas

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H&M VS REVOK…

La moda colpisce ancora..

La moda colpisce ancora. Il caso di H&M e REVOK.

Questa volta non si parla di ispirazione tra arte e moda, bensì dell’utilizzo non autorizzato di un’immagine, o meglio, di un’opera di un noto street artist realizzato illegalmente a Williamsburg a New York.

H&M è una famosissima multinazionale dedicata alla moda accessibile, fattura oltre 200 miliardi ed è presente in tutto il mondo. E’ saltata alla cronaca svariate volte negli ultimi anni, in ultima la campagna “The coolest monkey in the jungle”, in cui mostrava un bambino di colore rappresentante questa maglietta. Tale campagna è stata criticata da tantissimi, fino al punto che l’azienda ha dovuto ritirare dal commercio la felpa e interrompere immediatamente la campagna promozionale, offrendo le sue scuse a tutta la comunità. In questo caso invece, il problema è ben diverso e ben più complesso, se vogliamo, e tratta delle problematiche che riguardano la legge, il diritto e la street art.

L’ultima campagna è stata realizzata nei pressi di New York, a Williamsburg, ed è stata filmata e fotografata utilizzando come sfondo un graffito di un artista americano. REVOK è uno street artist, e come tale opera anche illegalmente, dipingendo le pareti di mezzo mondo. La sua arte è caratterizzata da una pulizia di linee perpendicolari e spesso parallele, riconoscibili e forti nel suo messaggio artistico. Per questo motivo H&M ha trovato un ottimo sfondo, in linea con la sua collezione. L’immagine è poi stata declinata su tutte le campagne di promozione dell’azienda e in tutto il mondo.

REVOK, all’anagrafe Jason Williams, è già stato protagonista di un caso simile: qualche anno fa era stato il brand Cavalli a utilizzare una sua immagine per la campagna. Aveva avviato una causa legale, vinta, o meglio, patteggiata tra le parti, per il ritiro e per il riconoscimento dei diritti della sua immagine. Il passo è stato breve: Williams ha denunciato H&M intimando la rimozione dell’intera campagna, in quanto è stata utilizzata una sua immagine senza riconoscerne i diritti d’autore e quindi copyright, o di eventuali diritti patrimoniali. La risposta di H&M è stata dura e diretta, citando l’insussistenza della causa stessa, in quanto l’opera è stata realizzata illegalmente, di conseguenza la legge non può difendere un delinquente e quindi non esistono i presupposti per il riconoscimento dei diritti di utilizzo o economici. Rientra nei casi extragiudiziali, dove un giudice si deve esprimere sul singolo caso. Per noi è molto interessante capire quindi i limiti tra arte, diritto e marketing, ma soprattutto la libertà di espressione. Questa campagna ha creato grande solidarietà da parte degli artisti, soprattutto gli street artist, uno su tutti Kaws, il quale ha pubblicato una stories su instagram proprio sul tema, rappresentando una lapide e la data di morte della stessa H&M, ricevendo migliaia di like e condivisioni e la solidarietà di tutta la comunità. Questa grande protesta nei confronti di H&M va a toccare i limiti della libertà artistica e soprattutto la tutela della professione di artista. Questo ha portato l’azienda a ritirare immediatamente ogni azione di difesa contro REVOK e a trovare una soluzione extragiudiziale con l’artista, scusandosi, per l’ennesima volta, pubblicamente per come è stata affrontata la questione.

Anche questa volta arte e moda si ritrovano vicini, però in questo caso non sono stati riconosciuti i diritti di un valore artistico. H&M ha realizzato questa campagna interamente senza autorizzazione scritta da parte dell’artista. La morale della favola è che anche gli artisti, al pari delle grandi aziende, hanno i loro diritti, e come tali devono essere protetti affinché possano continuare nella diffusione della loro arte, che tanto ci piace. 

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