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CONDIVIDERE IL TUO ATELIER D’ARTISTA / Scopri i benefici / ArteCONCAS / Andrea Concas

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BANKSY É TORNATO / La forza della street art / JORIT / ArteCONCAS / Andrea CONCAS

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BANKSY É TORNATO

La forza della street art ed il caso Jorit

IL CURATORE D’ARTE / È ancora una figura chiave del mondo dell’arte? / ArteCONCAS / Andrea Concas

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IL CURATORE D’ARTE

È ancora una figura chiave del mondo dell’arte?

JACKSON POLLOCK/ ArteCONCAS il mondo dell’arte che Nessuno ti ha mai Raccontato / Andrea Concas / ArteConcasBOT

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JACKSON POLLOCK

Oggi siamo in America con il demone dell’arte, Jackson Pollock da tutti conosciuto come JACK THE DRIPPER

IL PORTFOLIO PER L’ARTISTA / Le tre tipologie per promuoverti / ArteCONCAS / Andrea Concas

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IL PORTFOLIO PER L’ARTISTA

Le tre tipologie per promuovere la tua arte…

ARTE & SERIE TV / Quando l’Arte diventa intrattenimento / ArteCONCAS / Andrea CONCAS

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ARTE & SERIE TV

Quando l’Arte diventa intrattenimento…

IL PRESTITO DELLE OPERE D’ARTE / Scopri come fare / ArteCONCAS / Andrea CONCAS

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IL PRESTITO DELLE OPERE D’ARTE

Sei un artista, un gallerista o un collezionista?

Ti hanno chiesto di prestare una tua opera d’arte?

Scopriamo cosa bisogna fare.

Ricevere una richiesta di prestito di un’opera d’arte della tua collezione è un’occasione davvero importante. L’esposizione delle tue opere all’interno di musei, mostre o altre occasioni pubbliche potrebbe davvero incrementare il suo valore e la tua posizione nel mondo dell’arte. Tuttavia è bene seguire alcune linee guida per non perdere nessuna occasione e non rischiare alcun danno.

Che tu sia un artista, un gallerista o un collezionista prestare le proprie opere è quindi una grande occasione che potrebbe presentare alcuni grandi vantaggi. Scopriamo però quali sono i tre principali fattori da tenere in considerazione nella valutazione di un prestito.

La prima cosa da fare è valutare il progetto espositivo, ossia chi ci ha richiesto l’opera, che tipologia di persona è, se è una persona fisica, se un ente, una società o un museo, capire quali requisiti ha la struttura utilizzando anche, o richiedendo, dei facility report. Capire quindi se la nostra opera d’arte è messa in sicurezza e valorizzata dal punto di vista logistico e tutelata nella sua esposizione. Questo è fondamentale affinché tu possa valutare la sicurezza della tua collezione d’arte, la sicurezza della tua opera, che è il requisito base per valutare ogni prestito.

Il secondo aspetto da valutare è la valorizzazione dell’opera, ossia tutti quelli aspetti che permetteranno un incremento di visibilità, di popolarità nonché di valore della vostra opera. Lo so che per voi è veramente difficile separarvi o fidarvi di qualcuno e affidare la vostra collezione o le vostre opere, è probabilmente la cosa più difficile per un collezionista ma anche per un artista. Tuttavia, nel ragionamento più complessivo di una collezione è una grande occasione, perché vi permette di poter far fruire le vostre opere a un ampio pubblico e avere la validazione da parte di istituzioni terze, che siano esse gallerie, musei, enti o istituzioni è una grande opportunità affinché la vostra collezione aumenti di valore e di prestigio. Lo stesso vale per i curatori e i professionisti che hanno a che fare con le vostre opere. Sono certo che questo non potrà che essere positivo per la vostra immagine e soprattutto per la vostra collezione: se siete artisti, una validazione terza, se siete collezionisti, sicuramente prestigio e un incremento del valore della vostra collezione.

Tuttavia bisogna valutare anche i fattori negativi e il terzo punto riguarda gli svantaggi, ossia tutte quelle occasioni che potrebbero mettere a rischio la vostra immagine ma soprattutto la sicurezza della vostra opera. Quindi dobbiamo fare molta attenzione a valutare che la sede sia consona ma che ci siano anche tutte quelle tutele da parte dell’organizzatore, tra cui in primis l’assicurazione dell’opera e quindi metterla in sicurezza affinché, laddove dovesse sfortunatamente succedere qualcosa, ci siano delle tutele a vostro favore quantomeno per il recupero e la salvaguardia del vostro investimento. Per questo dobbiamo valutare il prestito nella sua completezza perché ci permette di tenere in considerazione tutti quei fattori di rischio, quali per esempio il trasporto, l’imballaggio e l’esposizione, momenti cruciali nella vita di un’opera e nel percorso espositivo. 

Questi aspetti dobbiamo avere la sicurezza che vengano fatti secondo nostre indicazioni. Per questo saranno cruciali i nostri condition report, nei quali indicheremo lo status dell’opera e i consigli per la sua movimentazione ed esposizione.

Assolte le problematiche tecniche rimangono quindi quelle contrattuali. Dobbiamo verificare, in caso fossimo collezionisti o gallerie di possedere tutti i requisiti e quindi i diritti di utilizzo, di usufrutto, di pubblicazione, commercializzazione ed esposizione da parte dell’artista. Un fattore cruciale per evitare poi di trovarsi davanti a eventuali denunce o reclami da parte dell’autore. Questo vale soprattutto per i diritti di immagine e relativo usufrutto commerciale, tutte le fotografie della nostra opera che potrebbero essere utilizzate per flyer, cataloghi o ancora per pubblicizzare la mostra stessa. Se non abbiamo un contratto scritto e chiaro nel quale l’artista ci concede questi diritti sappiamo che stiamo correndo dei rischi. Quindi ancor prima di valutare eventuali offerte di prestito è fondamentale verificare tutta la documentazione, dando per scontato ovviamente l’autenticità e tutto il corredo in termini di certificati.

Prestare le proprie opere a un ente pubblico, un museo o un’istituzione è una grande occasione per poter rendere davvero l’arte accessibile, e per far conoscere il vostro impegno, la vostra collezione al maggior numero di persone. Per questo valutate bene ogni richiesta di prestito, basta tutelarsi, tenere in considerazione questi 3 semplici punti e dopodiché siete pronti a prestare le vostre opere?

Guarda il video su YouTube:

#ARTECONCAS / PODCAST

PABLO PICASSO / il mondo dell’arte che Nessuno ti ha mai Raccontato / Andrea Concas / ArteCONCAS

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Siamo in Spagna, nel XX secolo, più precisamente a Malaga e quello di cui vi sto per parlare è un artista incredibile.

Un artista che ha cambiato le regole del gioco, le regole della storia dell’arte del suo periodo.

I FALSI NEL MONDO DELL’ARTE / Lo scandalo Knoedler / ArteCONCAS / Andrea Concas

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I FALSI NEL MONDO DELL’ARTE

Lo scandalo Knoedler…

La galleria Knoedler, impresa familiare fondata nel 1846, fino al 2011 è sempre stata considerata per la sua professionalità e assoluta serietà, simbolo di una reputazione ormai consolidata da decenni.

LA PRIMA MOSTRA / Come ottenere la tua prima mostra personale / ArteCONCAS / Andrea Concas

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LA PRIMA MOSTRA PER UN ARTISTA

Come ottenere la tua prima personale

Sei un artista? Vuoi organizzare la tua prima mostra personale?

Scopri cosa motiva un gallerista a farlo!

Sei riuscito finalmente a entrare in contatto con la galleria che tanto aspettavi, sei riuscito a raccontare la tua arte e sei stato apprezzato per quello che tu sei e che fai. Ma quali sono le motivazioni che spingono un gallerista a fare il secondo passo, a investire su di te, a renderti partecipe della vita di galleria e organizzare una mostra personale? 

Purtroppo la maggior parte degli artisti pensa erroneamente che la prima mostra personale sia solo merito loro. In realtà, salvo che non ve la organizziate da soli questa scelta nasce ed è motivata da una serie di decisioni e strategie molto più complesse e a lungo periodo. Per questo motivo è molto importante conoscere quali sono le motivazioni e il punto di vista anche della controparte, in questo caso il gallerista, che decide in qualche modo di investire su di voi, di dedicare del tempo e di creare la prima vostra mostra personale. 

Le opere hanno un fattore importante, è fondamentale ovviamente la qualità di quello che voi realizzate, ma spesso non basta. Per avere un rapporto che sia lungimirante e che quindi abbia una visione che vada oltre il breve termine, il gallerista guarda diversi fattori: guarda a voi professionalmente, guarda il percorso che avete fatto, analizza le motivazioni per cui siete arrivati a questo punto della vostra vita professionale o percorso artistico, perché questi aspetti sono fondamentali per il suo investimento.

L’investimento di un artista nei confronti di un gallerista va oltre la mera mostra. Seppure parliamo di un ritorno economico, quanto ovviamente il gallerista deve vendere (produce e vende), per cui deve tutelare ogni azione strategica per la crescita dell’artista e della propria galleria.

Sia per l’artista che per il gallerista è fondamentale la mostra personale ed è un punto di inizio e di partenza spesso per grandi carriere. Essa determina un posizionamento e un’uscita pubblica in quanto è ogni volta la presentazione di un percorso nuovo, ovviamente se la mostra è di qualità, con tutti i suoi rituali, le sue ansie e soprattutto le conferme, che avverranno solo il giorno del vernissage.

Ogni mostra è un racconto: ha una premessa, un racconto, un exploit e ovviamente un epilogo. In tutto questo va costruita tenendo conto di diversi fattori: ovviamente la base artistica e di ricerca dell’artista, e quindi che cosa vuole raccontare, dall’altra gli aspetti tecnici, che cosa possiamo vendere, promuovere o conservare. 

Non sempre l’ultimo fine è quello della vendita, alcune mostre vengono realizzate anche solo per posizionamento o preparativi per interventi più grandi (passaggi in asta o mostre più importanti) di conseguenza è ancora più importante, trattandosi di vero investimento nel tempo, far sì che la mostra sia perfetta, perché la mostra personale non è altro che l’inizio di un percorso più lungo, speriamo felice e roseo, tra gallerista e artista, l’inizio di una partnership professionale, spesso di rapporti di amicizia che durano nel tempo e che coinvolgono più parti e più protagonisti. Per questo motivo è fondamentale che l’artista riconosca questo al gallerista e che non sia soltanto il punto di arrivo, ma durante tutte le fasi di allestimento, di studio, di progettazione, di promozione, si intuisca lo sforzo e si faccia altresì un investimento per il lungo periodo, affinché questo possa essere l’inizio o il continuo di un percorso.

Ovviamente bisogna guardare anche l’altro lato della medaglia, non sempre tutti i galleristi si comportano in maniera deontologicamente valida o accettabile. Deve quindi anche l’artista decidere con chi vuole lavorare. Leggo tanti commenti di numerosi artisti che si lamentano del fatto che i galleristi di oggi chiedano soldi per esporre o ancora facciano pagare gli artisti per organizzare mostre o ancora altre attività. Signori miei, la scelta è vostra. Nessuno vi obbliga a collaborare con queste persone, che per giunta saranno anche degli ottimi professionisti, ma hanno fatto loro una scelta. Quindi è fondamentale, prima di lamentarsi, decidere con chi, come e dove poter collaborare per costruire la propria personale, e quindi questo percorso. Se anche voi artisti optate per un discorso mordi e fuggi, come pretendete che qualcuno investa nel vostro lavoro? Questo perché non c’è incubo peggiore per un gallerista di vedere un artista che di improvviso decide di cambiare strada, di non fare più l’artista e non dedicarsi più a quello per cui hanno investito insieme. E lì, in quel caso, cosa succede? Che tutto il lavoro fatto viene perso. Che il gallerista ha perso la faccia davanti ai suoi collezionisti, perché ricordiamoci che nella vendita è vero che vende le vostre opere, ma è il gallerista che però garantisce il fatto che voi in qualche modo siate artisti e laddove da parte del collezionista l’acquisto della vostra opera fosse un investimento, a maggior ragione la serietà del gallerista viene messa in discussione, laddove quell’opera potrebbe non valere più la cifra che è stata pagata o ancor peggio non valere niente.

Di conseguenza la prima domanda che vi dovete porre in qualità di artisti non è “cosa posso ottenere da questa galleria nell’immediato”, bensì “come posso costruire qualcosa a lungo termine, come posso avere un percorso d’arte e da artista che mi ripaghi delle mie fatiche e soprattutto che riconosca il valore della mia arte?”.

Sei pronto per la tua prima mostra personale?