NON SERVE ESSERE RICCHI PER DIVENTARE COLLEZIONISTI D’ARTE!
Non sempre serve essere ricchi per creare una collezione d’arte. Scopriamo quali sono le quattro buone regole per iniziare.
Oggi diventare un collezionista d’arte non è sempre legato ad avere un patrimonio milionario, sicuramente aiuta, non lo mettiamo in dubbio, tuttavia esistono esempi lampanti di come persone normali siano diventati grandi collezionisti, spesso anche con delle collezioni dai valori milionari.
Pensiamo ad Herb e Dorothy Vogel, un postino e una bibliotecaria dell’America degli anni Sessanta, la cui collezione oggi vale milioni di euro ed è ospitata in tantissimi musei. Quello che conta è che cosa noi vogliamo raccontare, ancora una volta, l’importanza semantica della motivazione che ci spinge a creare una collezione d’arte, sia essa per denaro, sai essa per speculazione, o meglio, per passione, amore o ancora curiosità. Sono delle ottime motivazioni che stanno alla base della creazione della collezione stessa. Su queste motivazioni dobbiamo creare le basi affinché la nostra collezione possa valorizzarsi nel tempo, crescere e poi passare magari ai nostri figli o ai nostri eredi.
Scopriamo quindi le quattro regole fondamentali per diventare collezionisti d’arte: l’acquisizione, la gestione, la conservazione e la valorizzazione delle nostre opere.
Acquisire senza rischiare è il concetto base di una collezione. Significa selezionare solo opere di cui siamo certi della provenienza e che hanno un corredo abbastanza ampio e documentato per poter garantire la loro autenticità e anche un’eventuale vendita futura, o scambio, o esposizione dell’opera stessa. Rischio e affare spesso vanno di pari passo, quindi bisogna fare davvero attenzione quando si compra qualcosa, perché dopo potremmo pentircene amaramente.
Gestire per monitorare. La gestione della nostra collezione è fondamentale. Possiamo fare differenti scelte: possiamo decidere che sia chiusa in casa, o in archivio, o in deposito, oppure ancora, girare con i prestiti o con le nostre mostre. Significa quindi avere la possibilità di poter gestire liberamente della propria collezione d’arte, acquisendo tutti i diritti da parte dell’artista, legati all’esposizione, alla pubblicazione o alla promozione dell’opera stessa, affinché possiamo decidere liberamente che cosa farne e come soprattutto poter promuovere la nostra collezione stessa.
Conservare significa tutelare e salvaguardare la propria collezione. Dobbiamo sapere qualsiasi dettaglio tecnico, che possa in qualche modo influire sulla sua conservazione o deterioramento nel tempo. Per fare questo esistono in condition report, dei documenti redatti da professionisti, nei quali sono incluse tutte le informazioni sullo storico degli interventi di restauro, o su come movimentarla, conservarla o esporla. Questo documento permette la conservazione e soprattutto da’ indicazioni a terze persone in caso di prestito su come comportarsi con la vostra opera. Conservare significa quindi non perdere soldi, e tutelare la propria collezione d’arte. Per fare questo esistono anche delle formule assicurative che tutelano la collezione e la loro movimentazione.
E infine la valorizzazione e quindi cogliere tutte le occasioni affinché la nostra collezione per noi, o per i nostri figli o ancora eredi, possa essere in qualche modo raccontata e mantenuta nel tempo, e soprattutto valorizzata. Diventare collezionisti oggi non è sicuramente facile, tuttavia è estremamente appagante. Quello che vi consiglio è sempre di poter godere delle vostre opere e di esporle in casa o di poter fruire di loro in ufficio, perché non c’è cosa peggiore di un’opera d’arte conservata. O meglio, con le grandi collezioni siamo obbligate a farlo, e allora dobbiamo conservarle al meglio, ma se siamo dei piccoli collezionisti, godete ogni giorno della vostra arte.
E tu, sei pronto a diventare un collezionista?
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