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La rete e le nuove tecnologie hanno favorito lo sviluppo di nuovi canali di promozione e vendita delle opere d’arte.
Artisti e gallerie d’arte, ormai usano nuove piattaforme come Artsy, Artnet, Saatchi Art e i social media per diversificare e aumentare le proprie vendite, puntando ai nuovi collezionisti 3.0
Scopri come vendere le tue opere d’arte online!
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I primi mesi dell’anno, si sa, sono pieni di appuntamenti per gli appassionati d’arte: mostre, eventi ma soprattutto fiere d’arte, kermesse dall’incredibile fascino.
Felice di essere stato ospite della #BergamoArteFiera, per raccontare il mio ultimo libro #ProfessioneArte e per condividere con amici e colleghi la grande passione per l’arte….
Scopri i retroscena della vita quotidiana di un gallerista.
#GiuseppeCalabi #ArteConcasTALKS #ArtLaw
Oggi vi porto a fare due chiacchiere con Giuseppe Calabi, Senior Partner dello studio legale CBM & Partners!
Avvocato e appassionato d’arte, Giuseppe Calabi da più di vent’anni lavora attivamente nel campo del diritto dell’arte, e il suo Studio è riconosciuto come uno dei più importanti a livello nazionale e internazionale.
Insieme abbiamo parlato delle problematiche legate a questo ambito così specifico e complesso, ma anche delle nuove tecnologie, web, privacy e contenuti digitali. Che dire, un approfondimento davvero interessante, per un talk da non perdere !
Nella mia vita ho la fortuna di incontrare ogni giorno, grazie alla mia passione per l’arte ed al mio lavoro, numerosi professionisti di questo mondo così complesso ma tanto affascinante come quello dell’Arte.
Ogni giorno parlo, vedo e mi confronto con loro. Per questo nasce ArteConcas TALKS per scambiare due chiacchiere e conoscere visioni, storie ed esperienze di Artisti, Collezionisti, Galleristi e altri professionisti come non li avete mai visti
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Andrea Concas / ArteConcas/ Il mondo dell’arte che nessuno ti ha mai raccontato
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#MuzingApp #ArteInnovazione #ArteConcas
Scopriamo MUZING l’app che permette di trovare l’anima gemella, incontrandola al museo.
Al giorno d’oggi, nonostante la comunicazione tra persone si sia fatta più rapida e immediata proprio grazie ai social network, sembra sempre più difficile trovare l’amore.
E se pure lo si trova, magari la dolce metà non condivide la passione per l’arte, i musei e le mostre.
Nessun problema, perché un’app di dating viene in soccorso, si tratta di Muzing, l’app per trovare l’amore, ma al museo
Promuovere l’interesse culturale come collante sociale e avvicinare le persone ai musei e alle mostre, sperando che tra queste nasca l’amore.
Con questo obiettivo è nato il progetto di due francesi Aurélie Hayot e Timothy Heckscher, che ha preso avvio da uno studio condotto dal National Endowment for the Arts degli Stati Uniti.
Secondo la ricerca infatti il 22% degli americani non visiterebbe i musei semplicemente perché bloccati dal fatto di non trovare qualcuno con cui andarci.
Per superare questa difficoltà è nata così Muzing.
“Siamo guidati dalla convinzione che il ruolo dei musei nella società sia importante (e minimizzato): il lavoro che i musei fanno ci informa sul nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro, e le storie che raccontano ispirano la nostra creatività e formano la nostra visione”, dichiara Heckscher, ideatore di Muzing.
Dopo la registrazion e l’inserimento di alcuni dati personali obbligatori si comunicano al sistema le proprie intenzioni: oltre a una breve descrizione di voi stessi, le vostre preferenze in fatto di uomini o donne, in quale fascia d’età, e se al museo volete andare per fare amicizia, oppure per trovare la vostra futura anima gemella.
Arrivano poi le domande più specifiche: per esempio, il sistema chiede se al museo preferite fermarvi su ogni singola opera, aggirarvi soffermandovi solo su quello che accende il vostro interesse, o seguire il ritmo della persona con cui siete.
A questo punto, esattamente come su Tinder, Muzing comincia a farvi vedere profili di persone che potrebbero incontrare i vostri gusti.
E dopo la Francia, Londra e New York, l’app è approdata anche in Italia, scegliendo il Madre di Napoli quale museo di riferimento per gli incontri, per poi seguire Milano con il Museo del 900, Fondazione Prada e Pirelli Hangar Bicocca
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#FondazioneMansutti #ArteConcasTALKS
Oggi facciamo due chiacchiere con Francesco Mansutti, presidente della Fondazione Mansutti!
Avvocato, assicuratore e collezionista, Francesco Mansutti nel corso degli anni ha raccolto dei veri e propri cimeli storici come libri, contratti, manifesti, e nel 2004 ha deciso di creare una Fondazione per questo incredibile patrimonio.
Per lui il collezionismo è una ricerca quasi maniacale per oggetti dal grande valore storico e culturale, iniziata nei mercatini dell’usato e proseguita fino alle grandi aste!
Un talk speciale, per un progetto davvero importante!
Nella mia vita ho la fortuna di incontrare ogni giorno, grazie alla mia passione per l’arte ed al mio lavoro, numerosi professionisti di questo mondo così complesso ma tanto affascinante come quello dell’Arte.
Ogni giorno parlo, vedo e mi confronto con loro.
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#RubellFamilyCollection #ArtBaselMiami #ArteConcas
Hanno appena inaugurato un nuovo museo privato a Miami, ma come sono stati in grado di creare una raccolta di circa 7200 opere e più di 1000 artisti iniziando da soli 25 dollari?
Don e Mera Rubell, rispettivamente un ginecologo e un’insegnante, si sposano nel 1964 anno in cui iniziano anche a collezionare arte contemporanea.
Iniziano proprio da un budget modesto, soli 25 dollari, corrispondente allo stipendio settimanale dell’insegnante Mera ed entrambi hanno un occhio per i giovani artisti
Infatti sin dai primi tempi e ancora oggi, i coniugi Rubell sono sempre andati alla ricerca di opere d’arte senza l’aiuto di art advisor o altri consulenti, ma anzi visitando gli studi degli artisti per poi acquisire le opere in galleria.
Negli anni hanno individuato veri e propri astri nascenti dell’arte come Jeff Koons nel 1979, Catherine Opie nei primissimi anni ’90 o ancora alla fine del 99 l’artista afro americano Kerry James Marshall
Tutti artisti che al giorno d’oggi hanno raggiunto quotazioni milionarie.
Nel 1993 nel quartiere di Wynwood acquistano il primo spazio per ospitare la loro grande collezione, un ex magazzino della DEA per soli 450 milioni di dollari,
nel 2019 il valore arriva a 16 milioni di dollari e dopo 26 anni scelgono di spostarsi nel vicino quartiere di Allapattah per dare vita ad uno spazio di oltre 10 mila metri quadrati con 40 gallerie, una biblioteca e un ristorante
Wynwood, prima un quartiere ad alto tasso criminale di Miami, ora è radicalmente cambiato e sono nate boutique e bar, si dice anche e per merito dell’EFFETTO RUBELL
Sembra infatti che le acquisizioni di Don e Mera, soprattutto in fiera, producano un effetto dirompente tanto da cambiare radicalmente la vita all’artista che viene individuato quale talento naturale da coltivare e sostenere.
Oggi la Rubell Family Collection prosegue e ai coniugi da tempo si è unito il figlio Jason con il quale condividono le nuove acquisizioni ampliando la propria raccolta, organizzando mostre e promuovendo residenze d’artista per i giovani emergenti invitati nell’ottica di ricerca e supporto all’arte contemporanea senza l’occhio speculativo
Perché in fondo la loro è ancora una storia familiare vista attraverso le opere e gli artisti lunga quasi 60 anni
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#ProfessioneARTE #MondadoriElecta #ArteConcas
Oggi il mondo dell’arte richiede competenze sempre più trasversali o specifiche su aspetti legali, finanziari, di valorizzazione, conservazione e movimentazione dei beni culturali.
Formazione, intraprendenza, conoscenza delle nuove problematiche, possono diventare la chiave per accedere alle nuove professioni.
Scopri i professionisti dell’arte nel mio nuovo libro #ProfessioneARTE “I protagonisti, le opportunità di investimento, le nuove sfide digitali” edito da Mondadori Electa
⚡Il #ProfessioneArteTOUR prosegue, vi aspetto oggi 7 Febbraio dalle ore 18 alla Libreria Ubik di Napoli, con me ci sarà il grande artista JAGO!!
📕ProfessioneARTE “La prima guida per chi dell’arte vuole fare la sua professione”
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#ArteConcasTALKS #ArturoGalansino #PalazzoStrozzi
Oggi per fare due chiacchiere con me c’è Arturo Galansino, Direttore Generale di Palazzo Strozzi!
Storico dell’arte e curatore, dopo gli studi tra Torino e Milano, ha lavorato presso prestigiose realtà tra Parigi al Louvre e Londra prima alla National Gallery e alla Royal Academy of Arts poi il ritorno in Italia, a Firenze, nel 2015 dove Arturo Galansino è stato nominato direttore della Fondazione Palazzo Strozzi, promuovendo mostre e artisti contemporanei di assoluto spessore internazionale.
Per lui Palazzo Strozzi deve essere “un punto d’incontro”, in cui l’obiettivo è quello di coinvolgere e aumentare la conoscenza dell’arte per il pubblico, non solo di appassionati, offrendo un punto di vista differente.
Un progetto davvero innovativo, per un talk tutto da seguire!
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#Archeologia #Artech #ArteConcas
Scopriamo perché
L’utilizzo delle nuove tecnologie di Scanner 3D tra diversi ambiti applicativi trova nel mondo dei Beni Culturali e dell’Archeologia in particolare terreno fertile.
Manufatti antichi, in particolare quelli di piccole dimensioni sono ricchi di dettagli e portano con loro i segni di molteplici tecniche di realizzazione, come incisioni, fori e iscrizioni che non sempre sono facilmente individuabili e distinguibili dagli archeologi
Ma se per raggiungere una ricostruzione tridimensionale fedele di oggetti di piccole dimensioni e ricchi di dettagli, come le monete, le decorazioni degli oggetti di arredo o i gioielli è necessario raggiungere una precisione molto elevata, più del millimetro, ecco che in soccorso arrivano gli Scanner 3D
Si tratta di strumenti all’avanguardia impiegati anche in ambito scientifico, come quello medico, per la loro accuratezza, in grado di ricostruire il modello tridimensionale di un oggetto con un accuratezza al centesimo di millimetro per ottenere una matematica del modello di elevata definizione.
Molteplice pertanto è l’impiego degli Scanner 3D in ambito archeologico come per la raccolta dati, quando la scansione dei manufatti può passare dall’archiviazione in un database museale al fine di rendere più semplice il successivo restauro virtuale, così come lo scambio di informazioni per le ricerche o in occasione di installazioni museali in Realtà Virtuale.
Non manca inoltre l’impiego per far fronte all’Interattività, quando i dati 3D dei manufatti antichi possono essere usati per la ricerca scientifica o ancora per la comunicazione congiunta tra gli esperti e tra gli appassionati
Infine per la produzione di prodotti digitali con cui interagire in Realtà Virtuale indossando visori, o scaricabili nei dispositivi mobile tramite app, e rielaborandoli nei Software di fotogrammetria e modellazione 3D.
Diventa quindi sempre più determinante per il mondo dell’arte e per il nostro patrimonio culturale trovare nuove modalità di ricerca grazie alle nuove tecnologie da applicare anche all’ambito archeologico che molti passi ha fatto e ancora molti ne ha da compiere
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#ProfessioneARTE #AndreaCONCAS #Libro #MondadoriElecta
I protagonisti dell’arte sono tasselli di un sistema articolato.
Per i non addetti ai lavori, è inimmaginabile il numero di professionalità che ruota e opera direttamente e indirettamente nel mondo dell’arte.
Conoscerli e capirne il ruolo è fondamentale per entrare nel sistema e nel suo mercato.
Scopri i protagonisti dell’arte nel mio nuovo libro #ProfessioneARTE “I protagonisti, le opportunità di investimento, le nuove sfide digitali” edito da Mondadori Electa.
Il #ProfessioneArteTOUR prosegue, vi aspetto il 6 Febbraio a Roma alla Libreria Mondadori di Via Piave, con me ci saranno Cesare Biasini Selvaggi di Exibart e Angela Saltarelli dello Studio Legale Chiomenti.
📕ProfessioneARTE “La prima guida per chi dell’arte vuole fare la sua professione”
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