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#ArteConcasNEWS 09 Settembre 2020 | ArteCONCAS

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#ArteConcasNEWS 09 Settembre 2020

3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!

MIART 2020: LA PRIMA VOLTA IN DIGITALE

⚡️LA COLLEZIONE DELLO STATO FEDERALE TEDESCO SI INGRANDISCE: 3 MILIONI DI EURO PER L’ARTE

⚡️DANNEGGIARE L’ARTE TI COSTA: CONDANNATO L’UOMO CHE DETURPÒ UN PICASSO ALLA TATE

MIART CI PROVA, QUESTA VOLTA IN VERSIONE DIGITAL.

LA FIERA MILANESE INFATTI, COME GIÁ FATTO DA ART BASEL QUALCHE MESE FA, LANCIA LA SUA PRIMA EDIZIONE VIRTUALE DALL’11 AL 13 SETTEMBRE IN ATTESA DI QUELLA FISICA RIMANDATA AD APRILE DEL 2021

La Milano Art Fair ci sarà quindi, ma come siamo stati abituati a sperimentare nell’ultimo anno, Fiera Milano propone alle gallerie la sua versione online: ancora troppa incertezza causa Covid.

La piattaforma sarà in grado di rispondere alle esigenze dei collezionisti, ora più che mai, sempre più esigenti nella relazione con le opere d’arte da acquisire per le proprie collezioni? 

L’appuntamento è per questa settimana, quando i primi i VIP e VIP PLUS avranno accesso esclusivo alla piattaforma dal 9 al 10 settembre 

UN BUDGET CONSISTENTE E PUBBLICO PER L’ACQUISTO DI 150 OPERE SOTTO I 20 MILA EURO A SUPPORTO DI ARTISTI E GALLERIE D’ARTE: QUESTA LA SCELTA DELLO STATO TEDESCO PER RIVITALIZZARE LA SCENA E LA PRODUZIONE ARTISTICA 

La politica di acquisizione predilige atelier di artisti e piccole gallerie, i più colpiti insomma dall’emergenza Covid. 

Le acquisizioni vengono effettuate sulla base delle raccomandazioni di una commissione indipendente, i cui membri sono in carica per cinque anni. La collezione, fondata nel 1970 dal cancelliere Willy Brandt, è in capo al Ministero dei Beni Culturali e include oltre 1700 opere.

Un grande e importante sostegno per i tanti artisti e le gallerie che ne beneficeranno

18 MESI DI CARCERE: QUESTA LA PENA INFLITTA A SHAKEEL RYAN MASSEY, AUTORE DEL GESTO CHE A DICEMBRE 2019 HA INFLITTO UN GRAVE DANNO A “BUSTO DI DONNA” DIPINTO CHE RAFFIGURA L’AMANTE E MUSA DI PICASSO, DORA MAAR

Lo studente di architettura spagnolo si è giustificato affermando che il suo gesto era riconducibile ad una performance artistica che prevedeva la contemplazione dell’opera e poi la sua lacerazione.

La giustificazione tuttavia non ha intenerito la corte del tribunale, che ha condannato il giovane per il danno all’opera, in prestito a lungo termine da collezione privata, che ammonta a 350 mila sterline su un valore totale di 20 milioni.

Speriamo che le sapienti mani dei restauratori possano apportare rimedio per il danno inflitto!

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#ARTECONCAS / PODCAST

ProfessioneARTE On Air | Intervista per Rai Radio 1 | ArteConcas

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Ho avuto il piacere di fare due chiacchiere con Paola Nania di Rai Radio 1.

Insieme abbiamo parlato di Arte & Smart, innovazione e digitalizzazione del mondo dell’arte, temi e contenuti che trovate nei miei libri #ProfessioneARTE e #ArtePostCoronavirus

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ASCOLTA ARTE CONCAS PODCAST

Il Museo MAN | Museo d’Arte della Provincia di Nuoro | ArteConcas MUSEO

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#ArteConcasMUSEO

Ecco il MAN il, Museo d’Arte della Provincia di Nuoro che si definisce come un “museo aperto” a misura d’uomo e dal carattere internazionale combinando il suo stretto legame con il territorio e la sua vocazione universale. 

Sono passati vent’anni dall’apertura del museo, due decenni densi di mostre, iniziative culturali e progetti artistici sempre di altissima e crescente qualità, un laboratorio permanente di ricerca artistica e di sperimentazione, uno spazio aperto alla produzione e comunicazione, dove far convivere memoria e innovazione, sviluppo e divulgazione, che diventano pensiero globale e azione locale.

Questo piccolo grande museo, incastonato nel centro della Sardegna, a Nuoro, è un gioiello tutto da scoprire, tra le strette vie del centro storico del paese, ricco di storia e tradizione.

Il museo apre al pubblico nel 1999, in un edificio degli anni Venti, grazie ad una visione illuminata della Provincia di Nuoro.

Il primo nucleo della collezione si forma con l’accorpamento delle raccolte pubbliche della stessa Provincia, del Comune di Nuoro ,e di altri enti come la camera di commercio.

Oggi la Collezione vanta oltre 700 opere che raccontano l’arte sarda, dal Novecento sino all’età contemporanea.  

L’obiettivo di allora?

Creare un progetto museale aggiornato e inedito, dove insieme al lavoro di ricerca e di conservazione della collezione, venisse affiancata un’intensa attività espositiva e di laboratori artistici e didattici.

Una strategia che si è dimostrata presto di grande successo e che si è confermata negli anni, diretta, sin dalle prime battute, da una giovanissima e grintosa Cristiana Collu.

Dal 2004 il museo acquisisce un’autonomia gestionale, come Istituzione, con un proprio regolamento, un presidente, un consiglio d’amministrazione e un direttore nominato con bando pubblico.

Il MAN intanto entra a far parte della rete AMACI, l’Associazione Nazionale dei Musei d’Arte Contemporanea e nel 2013 ottiene il riconoscimento regionale quale museo di eccellenza.

Oggi viene considerato  tra i musei d’arte contemporanea più importanti in Italia e menzionato tra i migliori europei. 

Dopo Cristiana Collu, rimasta in carica sino sino al 2011, il museo è stato diretto da Lorenzo Giusti e attualmente, dal 2018 da Luigi Fassi, con il quale parliamo del MAN oggi e del futuro.

Vediamo ora il museo più in dettaglio, nei suoi spazi e nelle attività svolte.

Il museo ha una superficie espositiva di circa 650 mq suddivisi in quattro piani: al piano terreno si trova un “project space”, uno spazio dedicato ai progetti espositivi più contemporanei.

Una scala stretta e dal grande effetto scenografico porta ai piani superiori che di volta in volta si modellano sulla scorta delle scelte curatoriali, in occasione delle molte mostre realizzate negli anni.

Ad oggi si contano più di 150 mostre realizzate nell’arco di oltre vent’anni e di ben 100 cataloghi prodotti.

Uno spazio e una visibilità per migliaia di capolavori di straordinaria importanza, tra queste, le opere di Mirò, Picasso, Maria Lai, Ugo Mulas, Chagall, Schiele e molti altri.

Il Museo d’Arte di Nuoro vanta per questo un’attività espositiva straordinariamente attiva, proponendosi come luogo di ricerca e di comunicazione dei fenomeni più innovativi della produzione artistica, con una prospettiva culturale dinamica, dove l’identità locale coesiste e si rafforza nel confronto con la globalità del circuito artistico, grazie agli scambi con altri musei ed alle nuove produzioni. 

In linea con la sua mission, il MAN propone mostre dedicate ad artisti e movimenti della storia dell’arte dal XIX al XXI secolo, insieme a progetti sperimentali rivolti ai linguaggi della contemporaneità.

Non manca inoltre, ogni anno, una grande attività fuori sede, o come viene definita qui nel museo extramuros.

Sono state infatti realizzate oltre Venti esposizioni in collaborazione con istituzioni e musei del territorio che hanno ospitato opere della collezione permanente, cosí come lavori per progetti speciali, come l’ultimo del 2019, con un’opera dell’artista di fama internazionale Miroslaw Balka.

Intanto., per la collezione permanente, il museo cosa fa?

La raccolta del MAN può definirsi dinamica perché è cresciuta nel tempo, non solo per le acquisizioni promosse dall’Istituzione ma anche grazie alle donazioni da parte degli eredi degli artisti, così come da parte degli stessi artisti che hanno partecipato alle mostre temporanee, scegliendo volontariamente di donare una propria opera all’istituzione. 

Oggi la collezione è il risultato di un’accurata selezione di opere di grandi artisti sardi ma non solo, che come detto vanno dalla fine dell’Ottocento sino a quelle più contemporanee.

Una raccolta che comprende artisti come Giuseppe Biasi e Francesco Ciusa, la raffinatissima Maria Lai e l’artista internazionale e amico di Le Corbusier, Costantino Nivola. A questi si aggiungono i contemporanei come Cristian Chironi e moltissimi altri.

Le opere della collezione del MAN sono visibili per il pubblico a rotazione all’interno degli spazi espositivi, riallestiti seguendo criteri differenti, focus specifici, in attesa dell’apertura dell’altro spazio espositivo, previsto a pochissimi passi dal museo nella piazza Sebastiano Satta.

Ma da chi è composto lo staff di un museo come il MAN?

Il Museo d’Arte della Provincia di Nuoro è un’istituzione pubblica permanente che coinvolge un Consiglio di Amministrazione, insieme al Collegio dei Revisori, un Direttore con incarico quinquennale ed elezione per bando pubblico che si confronta con l’Amministrazione e al cui fianco lavorano professionisti dediti alla valorizzazione della Collezione e alla realizzazione di Mostre.

Il MAN in linea con la sua mission, ha inoltre sviluppato un team dedicato alla mediazione all’interno del museo, insieme a laboratori didattici per adulti e diverse fasce di età di bambini, senza dimenticare i progetti speciali dentro e fuori il museo in collaborazione con musei e istituzioni nazionali e internazionali.

Completano il quadro gli addetti alla manutenzione e all’allestimento, insieme alla comunicazione curata con la presenza di un Ufficio Stampa dedicato ed esterno allo staff interno del museo.

Il MAN, a seguito dei mesi di lockdown, ha riaperto le porte al pubblico il 29 maggio scorso, dopo alcune settimane di lavoro di messa in sicurezza del museo, secondo i protocolli sanitari vigenti e dopo aver completato l’allestimento della mostra Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale, visitabile sino al 15 novembre 2020.

Ma nei mesi di chiusura al pubblico il Museo ha scelto di proseguire la propria attività verso il pubblico con una serie di iniziative digitali e format nati per essere fruiti attraversi i canali social del museo, Facebook e Instagram in primis.

Non sono infatti mancati i laboratori didattici online, o ancora il “Diario della quarantena” un contest per ragazzi e adulti che ha stimolato l’invio di creazioni artistiche dallo spazio domestico a quello dei social del MAN, premiando i più brillanti e capaci di cogliere lo spirito del momento.

Importante è stato l’utilizzo della comunicazione online per sviluppare il progetto “Connessioni Inventive”, in collaborazione con la Fondazione ICA di Milano che ha visto in diverse puntate personalità italiane del mondo della ricerca filosofica e culturale.

Un segno positivo quindi, infatti pur restando fondamentale la fisicità del museo quale valore sociale fortissimo ecco che gli strumenti digitali hanno fatto la differenza in un momento contingente.

Anche il MAN si apre dunque alle sperimentazioni innovative e digitali per il suo futuro…

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Thanks to: Museo MAN

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#ARTECONCAS / PODCAST

Sabrina Donadel | ArteDonna | ArteConcas

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è Sabrina Donadel

Collezionare collezionisti d’arte è possibile?

Per Sabrina Donadel, giornalista appassionata d’arte, ideatrice e produttrice del programma Private Collection, in onda su Sky Arte lo è.

Per Sabrina l’arte è un’esperienza da condividere, lei lo fa con i collezionisti d’arte contemporanea, che raccontano all’interno dello spazio più privato, quello della propria abitazione, la passione travolgente per gli artisti e l’arte contemporanea.

La Donadel, alla scoperta di storie personali e opere che rimangono nascoste agli occhi di molti, porta gli spettatori a conoscere le molteplici personalità dei collezionisti che incontra, dove l’arte si intreccia alla loro vita, ai ricordi e alle emozioni che suscitano, in un legame indissolubile.

Sabrina finora è entrata in punta di piedi all’interno delle case di ben 24 collezionisti e ancora non accenna ad arrestarsi, perché la passione è un motore per continuare un viaggio nel mondo dell’arte, quello più nascosto, quello delle “collezioni private”.

Guarda il Talk con Sabrina Donadel

SABRINA DONADEL Private Collection – ArteConcas TALKS con la giornalista / Andrea Concas

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#ARTECONCAS / PODCAST

La Famiglia Ceretto | Arte, Vino e Territorio nelle Langhe | ArteConcas

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#Ceretto #Langhe #Barolo

Non so se ve l’ho mai detto, ma una delle mie passioni, oltre all’arte è proprio il Vino: l’attenzione e la cura nella sua produzione ne fanno una vera e propria “arte”.

Oggi continuiamo a parlare di Arte & Vino con Roberta Ceretto, per scoprire la storia della famiglia Ceretto, un’eccellenza tutta italiana in un territorio, quello delle Langhe, davvero incredibile.

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Thanks to: Roberta Ceretto – Federico Ceretto

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#ARTECONCAS / PODCAST

#ArteConcasNEWS 01 Settembre 2020 | ArteCONCAS

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#ArteConcasNEWS 01 Settembre 2020

3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!

È LUI O NON È LUI? RITORNA BANKSY: COMPRA UNO YACHT E SALVA MIGRANTI 

⚡️CHRISTIE’S PER BEIRUT: LA CASA D’ASTE ANNUNCIA L’ASTA DI BENEFICENZA

⚡️TOUR VIRTUALI NEI MUSEI: ALLA SCOPERTA DI BASQUIAT NELLA BRANT FOUNDATION

“COME MOLTE PERSONE DI SUCCESSO NEL MONDO DELL’ARTE, HO COMPRATO UNO YACHT”. QUESTA È LA DICHIARAZIONE SARCASTICA RILASCIATA DALLO STREET ARTIST, CHE HA FINANZIATO UNA NAVE PER IL SOCCORSO DEI MIGRANTI NEL MEDITERRANEO 

Si tratta della Louise Michel, una nave della marina francese, riconvertita a nave di salvataggio bianca e rosa shocking, dove campeggia lo stencil della “Girl with Balloon” ben conosciuta, che ora invece indossa un giubbotto salvagente e tenta di afferrare un salvagente a forma di cuore.

L’azione, rivendicata sul profilo Instagram da Banksy, nasce dalla volontà di intervenire laddove, come scrive lo stesso street artist, “le autorità europee ignorano deliberatamente le richieste di soccorso dei “non europei”.

A bordo della nave, capitanata da Pia Klemp, un team di marinai esperti che ha già salvato oltre 100 migranti dalle pericolose acque del Mediterraneo nella traversata della speranza per un futuro migliore 

POCO PIÙ DI 1 MESE FA È AVVENUTA UNA TERRIBILE ESPLOSIONE NELLA CAPITALE LIBANESE, BEIRUT, CHE HA DISTRUTTO INTERI QUARTIERI E FERITO MIGLIAIA DI PERSONE, COLPENDO ANCHE GLI SPAZI ESPOSITIVI DEDICATI ALL’ARTE.

8 MILA GLI EDIFICI DANNEGGIATI, PER UN GRAVE DANNO AL PATRIMONIO CULTURALE

Per questo la casa d’aste Christie’s ha annunciato l’asta di novembre “We Are All Beirut” per raccogliere fondi utili a sostenere la ricostruzione di musei e gallerie d’arte, aiutando così la comunità artistica della città.

50 lotti tra arte, gioielli, design e orologi per favorire la costruzione del patrimonio artistico, tra cui il Museo Sursock, riaperto nel 2015 e oggi gravemente danneggiato.

Ci auguriamo che l’asta possa raggiungere ottimi risultati!

PER GLI APPASSIONATI DELLE OPERE DI JEAN-MICHEL BASQUIAT C’È UN NUOVO MODO DI VEDERE LA GRANDE RETROSPETTIVA DEDICATA ALL’ARTISTA: LA BRANT FOUNDATION, IN COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE LOUIS VUITTON, HA RESO DISPONIBILE VIRTUALMENTE LA MONUMENTALE MOSTRA

Inaugurata fisicamente a marzo del 2019, ora il tour virtuale permette a chiunque e ovunque di vedere e interagire con oltre 70 opere dell’artista realizzate tra il 1980 e il 1987.

Un modo per promuovere l’arte contemporanea e una mostra di grande importanza per conoscere meglio un artista straordinario.

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#ARTECONCAS / PODCAST

Il piano economico di un museo | Man Nuoro | ArteConcas MUSEO

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#ArteConcasMUSEO

Si compila un business plan anche per i musei?

Si, anche non sempre e meglio si definisce come piano economico. 

La sua forma viene stabilita dallo statuto museale, che indica mission e modalità di gestione.

Il museo può essere infatti definito come un’impresa, e quindi un’organizzazione con risorse finanziarie da gestire e quindi da pianificare.

Ecco allora che il museo ha comunque e sempre un proprio bilancio di entrate e uscite, mentre quello che varia sono le modalità con le quali si hanno, oppure si recuperano, i fondi.

Il confine è allo stessi tempo abissale quanto sottile, e quasi mai netto.

Ipotizziamo che un museo abbia un fondo di dotazione costante nel tempo, proveniente da una fonte sicura e perenne, come ad esempio, la quota fissa di una fondazione, di una istituzione pubblica o ancora proveniente da sostenitori come aziende e privati, o più in generale, dai cosiddetti “amici del museo”.

Ecco che su questi fondi, insieme ai biglietti, all’affitto delle sale, ai proventi del bookshop e ancora i bar e ristoranti o la vendita di altri servizi, il museo programma le sue attività e, in questo caso, il piano economico è quasi completo…

Diverso invece se nello statuto museale ci sono altri scopi, come quello di un pareggio di bilancio, oppure l’ottenimento di un utile, in cui sono presenti dei contributi fissi e altre entrate derivanti da attività museali, ricreative, culturali, espositive, di formazione oppure dalla compravendita di opere d’arte e di altri beni.

Ognuna di queste voci d’incasso e di spesa, diventa anche voce di bilancio, rendendo il piano economico più complicato.

Paradossalmente si potrebbe dire, più incassi, più problemi, ovvero più spese per produrre incassi, per gestire le vendite, per amministrare e per investire.

Solo pochissimi musei al mondo possono dirsi interamente sorretti da attività di business, seppure la loro gestione resti protetta da sguardi indiscreti.

Sono invece più diffusi i musei contraddistinti da modelli gestionali cosiddetti di tipo commerciale, questi riferibili in misura maggiore ai grandi musei che operano nelle grandi città turistiche.

Tuttavia, bisogna subito evidenziare che per i musei esistono regole generali e fondanti, come quelle dichiarate dall’ICOM, International Council of Museums.

L’ICOM stabilisce che i musei sono: “Istituzioni permanenti, aperti al pubblico, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, che compiono ricerche riguardo le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente e, soprattutto, le espongono a fini di studio, educazione e diletto”.

Tutti i musei, soprattutto quelli statali e pubblici in generale, come quelli delle fondazioni e quelli dei privati, hanno aderito a questo dettato comportandosi di conseguenza.

Per questi musei, che sono la maggioranza, nella gestione, più che di business si parla di grado di autonomia e si separa la percentuale derivante dai contributi pubblici da quella delle vendite.

Per molti musei, pur nel rispetto delle indicazioni dell’ICOM, i modelli di gestione sono cambiati, infatti da un mandato di tipo “collection centered”, inteso come musei di raccolta, si passa a un mandato per i musei definito “audience centered” che prevede gli utenti come centrali per le loro strategie di gestione.

In una ricerca condotta nel 2018 da Federlculture, “la Federazione di Aziende ed Enti di gestione della cultura”, ha evidenziato che in media il bilancio delle fondazioni è composto per il 62% da ricavi derivanti dalle vendite di biglietti, gadget e altri servizi a pagamento.

Il risultato migliora, sino a raggiungere il 75%, nei musei autonomi e in quelli statali voluti dalla riforma Franceschini.

Seppure si potrebbe precisare che i costi del personale per i musei statali, non vengono conteggiati in questi bilancio, mentre si tratta di voci consistenti.

Tuttavia si può sostenere che è possibile ricercare un’economia di sistema con aggiornate metodologie di gestione.   

E il vostro museo come funziona nella gestione economica?? 

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Thanks to: Museo MAN

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#ARTECONCAS / PODCAST

Rossella Novarini | ArteDonna | ArteConcas

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è Rossella Novarini

Nel cuore di Brera, storico quartiere dell’arte di Milano, lavora presso la casa d’aste Il Ponte, Rossella Novarini.

Oltre trent’anni fa, è iniziato il sodalizio della Novarini con una realtà ancora oggi a conduzione familiare di grande successo.

Dalla classica “gavetta”, nel 2012 assume il ruolo di Direttore Generale, avendo vissuto i grandi cambiamenti epocali del mercato, tra crisi e rinascita.

Ancora oggi per Rossella Novarini la determinazione e la passione, con cura e attenzione nel suo lavoro, sono ingredienti imprescindibili.

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I Social Network per l’Arte | ProfessioneARTE | Andrea Concas

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I social network sono diventati chiave di accesso per il mondo dell’arte

I social network stanno cambiando il modo di relazionarsi e comunicare tra le persone, le aziende, le associazioni, le istituzioni, condividendo passioni, scopi sociali, interessi commerciali, immagini, testi, video, audio e informazioni.

  • Nascono come “reti sociali virtuali”, il cui scopo è quello di condividere “tutto” online e a portata di mano attraverso i tanto amati smartphone

In breve tempo sono diventati il luogo prediletto delle imprese per comunicare, promuovere e vendere i propri prodotti o servizi, raggiungendo un pubblico sempre più profilato ed interessato alle specifiche iniziative.

Anche il mondo dell’arte ha deciso di farne parte, così sono sempre più presenti artisti, galleristi, collezionisti, professionisti, musei e istituzioni che decidono di condividere il proprio operato con il grande pubblico.

NASCONO FIGURE PROFESSIONALI DEDICATE ALLA COMUNICAZIONE DELL’ARTE SUI SOCIAL

  • Di necessità si è fatta virtù, in questo modo i protagonisti del mondo dell’arte si sono ritrovati “costretti” a creare il proprio profilo social, a comunicare il loro operato, a raccontarsi in modi differenti, seguendo le nuove strategie di comunicazione che richiedono dialogo e interazione diretta.

Grazie ai social network in molti possono vedere, conoscere o addirittura comprare nuove opere, parlare con gli artisti o decidere se visitare un museo, una mostra, una galleria, il tutto comodamente dal proprio telefono

Lentamente cambiano i modelli di business, le gallerie d’arte si adoperano per essere presenti online utilizzando l’occasione di visibilità e contatto con il potenziale acquirente, per poi concludere la vendita fisicamente nei locali della galleria, ma accorciando così le fasi di conoscenza e valutazione.

Gli artisti colgono nuove opportunità per far conoscere la propria arte, o addirittura utilizzano i social network quale nuovo medium per creare delle vere e proprie installazioni artistiche come video, fotografie o arte digitale.

I collezionisti trovano un proprio spazio diventando sempre più dei veri e propri personaggi pubblici, che promuovono la propria collezione e passione, confermando il loro status.

I professionisti trovano nuovi contatti, visibilità e spesso diventano divulgatori raccontando il mondo dell’arte e raggiungendo nuovi clienti e collaborazioni

ARTISTI, GALLERIE E COLLEZIONISTI COLGONO NUOVE OPPORTUNITÁ PER FARSI CONOSCERE

Assistiamo a vere e proprie validazioni da parte del grande pubblico, che grazie al suo consenso, “follow e like”,  aggira indirettamente le regole del sistema arte, accorciando filiere, facendo risaltare opere ed artisti, creando dei veri e propri fenomeni, anche economici, completamente slegati dal resto del canonico mondo artistico

Il paradigma di comunicazione e condivisione dell’arte sta cambiando, per conoscere le nuove opportunità e le modalità di interazione c’è ProfessioneARTE, la prima guida per fare dell’arte la tua professione

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PROFESSIONE ARTE I protagonisti, le opportunità di investimento, le nuove sfide digitali – Andrea Concas – Mondadori Electa

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La Commissione di un’opera d’arte | Ristorante Piazza Duomo Alba | Ceretto | Langhe | ArteConcas

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Torniamo nelle Langhe, al ristorante Ristorante Piazza Duomo Alba guidato dallo chef Crippa, per continuare a scoprire Arte, Vino, Cibo e Territorio in questo luogo magico…

Sin dal 1982, la famiglia Ceretto crea dei legami di collaborazione e amicizia con artisti del calibro internazionale, in cui questi lavorano, vivono e creano le loro opere totalmente immersi nelle Langhe.

Roberta Ceretto ci racconta l’incredibile storia della commissione delle opere d’arte e del loro modo di intendere il mecenatismo in chiave moderna e innovativa.

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Thanks to: Roberta Ceretto – Federico Ceretto – Ristorante Piazza Duomo AlbaLa Piola Alba – Stilema Rete

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