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Farah Diba | ArteDonna | ArteCONCAS

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è Kiki Smith…

È stata definita “la sovrana più in gamba del XX secolo” e non a caso.

Lei è Farah Diba Pahlavi, terza moglie dello scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi, che dalla sua incoronazione nel 26 ottobre 1976 fino all’esilio nel 1979 negli Stati Uniti, si è impegnata nella creazione di una collezione d’arte straordinaria, per trasformare Teheran in un centro di vita artistica e culturale.

Oltre 1500 le opere raccolte, di artisti come Picasso, Van Gogh, Rothko, Pollock, che trovò spazio nel Museo di Arte Contemporanea di Teheran, inaugurato nel 1978, solo un anno prima della rivoluzione che portò all’istituzione della Repubblica Islamica dell’Iran, regime degli Ayatollah, bloccando l’ondata di ammodernamento e occidentalizzazione del paese.

Tuttavia in pochissimi anni Farah Diba, oggi splendida ottantenne, è stata in grado di mettere insieme una raccolta di capolavori, come il “Mural on Indian Red Ground” (1950) di Jackson Pollock, da molti considerata la migliore opera prodotta dall’artista.

Nonostante la fuga abbia costretto l’imperatrice ad abbandonare le opere, rimaste per vent’anni abbandonate nel museo e riaperto nel 1999 al pubblico, quelle restano il simbolo di una fase straordinaria per la città.

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#ArteConcasNEWS 10 Marzo 2021 | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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#ArteConcasNEWS 10 Marzo 2021

3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!

⚡ DA VAN GOGH A KLIMT: I CAPOLAVORI DEL MOMA ISPIRANO 6 NUOVI OROLOGI SWATCH

⚡️ BANKSY CONFERMA SU INSTAGRAM: È SUA L’OPERA SUL MURO DEL CARCERE DI READING IN INGHILTERRA
⚡️ SIGLATO L’ACCORDO: LA COLLEZIONE THYSSEN-BORNEMISZA RESTA IN SPAGNA 

Il celebre brand svizzero di orologeria e l’iconico museo newyorchese si uniscono in una collaborazione che lancia una nuova collezione di orologi ispirati ai più famosi capolavori del museo

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Museum Journey – Swatch x MoMA: si chiama così il nuovo progetto che vede il marchio Swatch in collaborazione con il MoMa di NY per il lancio di 6 modelli in edizione limitata ispirati alle opere più note del museo americano. 

Queste creazioni uniche si rifanno alle opere conservate al MoMA di Vincent van Gogh, Gustav Klimt, Henri Rousseau, Piet Mondrian e Tadanori Yooko 

Anche la confezione che contiene gli orologi di rifa al museo, in particolare alla Blade Stair, la scala nell’estremità ovest del Museo, diventata in poco tempo una tra le sue attrazioni. 

In vendita per appassionati e non dallo scorso 4 marzo questa limited edition rinnova il legame tra Swatch e il MoMA e lancia anche la collaborazione tra il brand di orologeria e la pittrice Beatriz Milhazes per il programma Swatch X You: 3 opere dell’artista della collezione permanente del MoMa potranno ora essere fonte di ispirazione per creare orologi unici e personalizzati! 

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Dopo alcuni giorni di dubbi, un video su Instagram spazza via ogni incertezza: il graffito che ritrae un detenuto in fuga comparso sul muro del carcere di Reading in Inghilterra è di Banksy, che ne rivendica la paternità come sempre sul suo profilo Instagram 

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L’enigma più discusso dal mondo dell’arte nell’ultimo periodo è stato finalmente sciolto: il carcerato pronto a evadere dal carcere di Reading con una fune fatta di lenzuoli annodati e una macchina da scrivere all’estremità è di Banksy!

A confermarlo è lo stesso street artist sul suo profilo Instagram, dove ha postato un video in cui vengono mostrate le fasi di realizzazione dell’opera, proprio come fosse un tutorial e per giunta in sovrapposizione a uno dei famosissimi video tutorial di pittura condotti dal celebre Bob Ross. L’opera è un inno alla libertà di pensiero e di parola e la macchina da scrivere raffigurata è chiaro riferimento ad Oscar Wilde, detenuto illustre del carcere di Reading, che scontò la pena di due anni per omosessualità, condannato ai lavori forzati.  

Il video confermerebbe la volontà dell’artista di appoggiare una nobile causa: il carcere può riabilitare i detenuti con programmi culturali che possano aiutare il reinserimento nella società… 

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Con un’operazione dal costo di 6,5 milioni di euro all’anno la prestigiosissima collezione d’arte della baronessa Thyssen-Bornemisza potrà rimanere in Spagna per altri 15 anni 

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Il ministro della cultura spagnolo José Manuel Rodrìguez Uribes e la baronessa Carmen Cervera Thyssen-Bornemisza de Kászo hanno siglato un accordo che prevede di mantenere il prestito della collezione d’arte della mecenate all’interno del museo di famiglia per altri 15 anni. 

Un accordo che prevede la possibilità, da parte dello stato spagnolo, di acquistare 400 opere al termine del contratto tra le tante quelle di Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Claude Matisse, Pablo Picasso, Georges Braque, ed evitando così la vendita e la dispersione di una delle collezioni più importanti nel mondo. 

Rimarrà sul territorio spagnolo anche l’opera dal titolo “Mata Mua” di Paul Gauguin, sospettata invece di essere stata messa in vendita attraverso una trattativa privata… Un accordo oneroso certo, ma che valeva la pena sicuramente di mantenere! 

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Le Agenzie per Artisti | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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E se vi dicessi che…a supporto degli artisti…sono nate vere e proprie agenzie in grado di aiutare i creativi a curare tutti gli aspetti della propria carriera?

Ecco le agenzie per artisti…scopriamo cosa sono

Nel mondo dell’arte esistono professionisti in grado di accompagnare la crescita di un Artista dagli esordi fino al successo di carriera: tra questi gli Artist’s Manager

A metà tra l’advisor e il consulente, l’Artist Manager può diventare uno degli artefici del successo di un artista. Infatti, insieme all’artista un Artist Manager sviluppa e coordina strategie per promuovere la sua carriera, attraverso il contatto con gallerie d’arte, collezionisti, committenti, musei o aziende che intendano sviluppare collaborazioni o acquisire le sue opere

In Italia si tratta di realtà ancora poco diffuse, ma all’estero gli Artists Manager più influenti hanno creato delle vere e proprie Agenzie di Rappresentanza che investono nell’Artista e supportano il suo percorso di crescita.

Ma quali sono i compiti di un’Agenzia per Artisti?

  • Offre consulenza per sviluppare strategicamente la carriera di un’artista;
  • Sostiene i costi del loro studio e percorso artistico;
  • Cura gli aspetti amministrativi, commerciali e burocratici in collaborazione con altri professionisti;
  • Crea partnership mettendo in contatto Artisti e Brand, Enti Pubblici e Privati, Gallerie e Istituzioni per realizzare progetti culturali;
  • Offrono ai collezionisti opportunità di investimento acquistando le opere degli artisti rappresentati;
  • Supporta l’artista nelle trattative di vendita;
  • Promuove l’immagine e l’attività di un artista a livello internazionale, offrendo visibilità mediatica

Ora passiamo all’informazione che certamente ogni artista vorrebbe conoscere… 

Come vengono selezionati gli artisti dalle Agenzie?

Ogni mese, le Agenzie selezionano un grande numero di Portfolio ricevuti dagli artisti, che saranno letti e visionati da un Comitato di Selezione e che sceglierà gli artisti che presentano una ricerca artistica unica, l’utilizzo di tecniche più innovative, contenuti stimolanti e messaggi forti.

Essere rappresentati da un’Agenzia per Artisti è una grande occasione, che permette di accrescere la propria reputazione artistica, ottenere maggiore visibilità e trasformare una passione in una vera e propria professione.

Tra le Agenzie per Artisti che operano attualmente esiste la MTArt Agency, fondata nel 2015 da Marine Tanguy.

MTArt Agency è un’agenzia pluripremiata che promuove gli artisti emergenti più innovativi della scena artistica internazionale. Attualmente ha quattro sedi tra Londra, Parigi, Madrid e Monaco.

E tu, sei pronto per essere selezionato da un’Agenzia per Artisti?

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Kiki Smith | ArteDonna | ArteCONCAS

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è Kiki Smith…

Io credo nell’arte come una nostra possibilità di auto-rappresentarsi, di rappresentare le nostre esperienze umane. A volte creo immagini dure, ma per me sono tentativi di sopravvivenza”.

Così Kiki Smith, artista americana di origine tedesca descrive il suo approccio all’arte, dove il corpo in simbiosi con il mondo e la natura, è fulcro di tutto.

Alla fine degli anni ’70 prende avvio la sua carriera, prima distante dal mondo delle gallerie d’arte, arriva ad esporre con artisti come Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, poi i riconoscimenti dell’arte come la partecipazione alla Biennale Whitney e alla Biennale di Venezia.

Oggi le opere della Smith trovano posto all’interno di collezioni pubbliche e private di straordinaria importanza come la Collezione Maramotti e sono state esposte al MoMA di New York o ancora a Le Gallerie degli Uffizi di Firenze.

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#ArteConcasNEWS 03 Marzo 2021 | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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#ArteConcasNEWS 03 Marzo 2021

3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!

⚡ VIRGIL ABLOH, DAMIEN HIRST E TETSUZO OKUBO INSIEME PER UNA BIZZARRA ASTA ONLINE

⚡️ IL RESTAURO DELLA DISCORDIA: LA CY TWOMBLY FOUNDATION CONTRO IL MUSEO DEL LOUVRE 
⚡️ “THE NEXT GEN ART COLLECTORS”: NUOVO REPORT DI LARRY’S LIST PER SCOPRIRE I COLLEZIONISTI DI DOMANI 

Virgil Abloh mette all’asta, sulla sua piattaforma online Canary Yellow, l’eccentrica capsule collection dell’artista inglese Damien Hirst e del celebre designer Tetsuzo Okubo

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Su Canary Yellow, piattaforma online dietro cui si nasconde il direttore creativo di Off-White e delle collezioni uomo di Louis Vuitton Virgil Abloh, sono stati messi all’asta i capi di Beverly Hirst Recycler, capsule collection ideata dall’artista inglese Damien Hirst in collaborazione con il designer Tetsuzo Okubo. 

Dei veri e propri pezzi di wearable art, dove si riconosce lo stile delle opere di Hirst. Obiettivo della collezione? La sostenibilità. 

Tematica che ha visto Abloh impegnato anche nella nuova collezione presentata per Vuitton dove pezzi nuovi erano mischiati a quelli di collezioni precedenti. 

Arte, moda e design si coalizzano quindi per la sfida green del futuro! 

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La Cy Twombly Foundation accusa il Museo del Louvre di stravolgere la Sala dei Bronzi che accoglie un’immensa opera dell’artista statunitense, ma l’intervento non è piaciuto tanto da inviare una lettera al Ministero della Cultura francese per difendere l’opera 

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“Un odioso affronto”: ecco come è stata definita dalla Cy Twombly Foundation la proposta del Louvre di riportare la Sala dei Bronzi al suo aspetto originario, risalente al XIX secolo. 

Il motivo della presunta lite? In quest’ala del museo nel 2007 Cy Twombly realizzò un’opera site specific nell’ambito di un progetto di apertura dell’Istituzione all’arte contemporanea. 

Il grande murale azzurro dipinto dall’artista con i nomi dei maggiori scultori greci dell’antichità rischia – secondo la Fondazione – di essere stravolto e decontestualizzato. 

Chissà come si evolverà la vicenda, certo è che è sempre bene, preservare e tutelare gli interventi degli artisti 

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Larry’s List ha rilasciato un nuovo report per individuare i collezionisti d’arte sotto i 40 anni, per capire chi sono, cosa collezionano e quali mezzi di comunicazione usano 

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Quale direzione ha preso e sta prendendo il collezionismo d’arte oggi? A questa domanda prova a rispondere il nuovo report di Larry’s List chiamato “The Next Gen Art Collectors”.

Analisi approfondita sulla nuova generazione di collezionisti under 40 alla scoperta di chi sono e cosa fanno queste figure, tra le principali nel mondo dell’arte, ma spesso sconosciute e avvolte nell’ombra…. 

Tra questi la francese Karen Levy che porta avanti la collezione di famiglia DSLCollection, ma anche  italiani come Edoardo Monti di Palazzo Monti, Eugenio Re Rebaudengo che come la madre Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è grande appassionato o ancora la coppia Francesco Taurisano e Sveva D’Antonio …Per questa nuova generazione di collezionisti grande attenzione da parte di artisti e gallerie che dovranno essere pronte a confrontarsi con la tecnologia e le nuove modalità di dialogo…

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ARTECONCAS UNBOXING | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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E’ tempo di nuove opere d’arte, è tempo di #UnBoxingArteCONCAS!

Oggi apro con Voi una scatola rigida in compensato, questo vuol dire che si tratta di un’opera molto fragile…

Curiosi di scoprire cosa si trova al suo interno? Scoprilo insieme a me, in un nuovo #Unboxing d’arte!

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Judy Chicago | ArteDonna | ArteCONCAS

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è Judy Chigago…

Che Arte e Moda fossero sempre più vicini è risaputo, ma che insieme siano in grado di celebrare la forza delle Donne non era ancora accaduto.

Ci ha pensato l’artista statunitense Judy Chicago insieme alla ormai celebre direttrice creativa Dior Maria Grazia Chiuri.

La Chicago, simbolo femminista, in occasione della sfilata primavera/estate Dior, ha riprodotto in tre dimensioni un suo celebre disegno degli anni ’70 “The Female Divine”. La struttura, a rappresentare il ventre di una donna distesa conteneva ben 21 arazzi ricamati a mano dalle studentesse indiane della Chanakya School of Craft, organizzazione no profit che insegna alle ragazze le tecniche di cucito tradizionalmente tramandate solo agli uomini.

Per ogni arazzo, una domanda fondamentale, su cui riflettere dalla quale è certamente emersa quella più impattante: “Se fossero le Donne a guidare il mondo?”.

Ciò che conta è che nel mondo dell’arte questa domanda trova sempre di più risposta favorevole.

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#ArteConcasNEWS 17 Febbraio 2021 | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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#ArteConcasNEWS 24 Febbraio 2021

3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!

⚡ IL MUSEO DEL LOUVRE CHIUDE UNA NUOVA COLLABORAZIONE CON IL BRAND UNIQLO

⚡️DAMIEN HIRST: IL BAD BOY DELL’ARTE CONTEMPORANEA DIVENTA CURATORE PER GAGOSIAN 
⚡️ MUSEI STATALI IN ITALIA: GIÙ IN PICCHIATA VISITATORI E INTROITI 

Il grande museo parigino e il brand di abbigliamento giapponese si uniscono in un progetto davvero unico per portare la bellezza di opere d’arte universali nella vita di tutti giorni ______________________________

Grazie alla collaborazione tra l’Istituzione francese e Uniqlo, notissimo brand di lifewear, immortali capolavori come “La Gioconda”, la “Nike di Samotracia”, la “ Venere di Milo”… tutti custoditi al Museo del Louvre… oggi sono protagonisti su t-shirt, felpe e altri capi d’abbigliamento alla portata di tutti. 

A firmare la nuova collezione è il noto grafico Peter Saville, ispirato nelle sue creazioni, dal sistema di numerazione dell’inventario utilizzato dal museo parigino per catalogare le opere d’arte.

Quattro anni di partnership, dove il brand Uniqlo diventa sponsor del programma Free Saturday Nights per prolungare l’orario di apertura del museo la sera, con dei veri e propri mini tour 

Non ci resta quindi che aspettare la riapertura del grande museo…! 

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La celebre galleria Gagosian affida le chiavi del suo spazio a Londra all’artista Damien Hirst per curare il programma espositivo per un anno: si parte con una mostra sull’iperrealismo

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Da bad boy dell’arte contemporanea a curatore di mostre: Damien Hirst non si risparmia proprio nulla e Gagosian, galleria tra le più influenti sulla scena internazionale, non ci ha pensato due volte ad affidargli gli spazi della sua sede londinese. 

La prima mostra curata dall’ex YBA sarà un’ “autopersonale” sul tema dell’iperrealismo; Hirst non è nuovo ad esperienze di curatela ma, anche in questo caso, solo il tempo sarà in grado di dire quali trovate ha escogitato per questa sua nuova avventura! 

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Nonostante le riaperture dovute alle zone gialle dell’ultimo periodo, i musei italiani chiudono il 2020 con il 75% di visitatori in meno

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Dai 240 milioni di visitatori del 2019 agli appena 60 milioni del 2020… Tanto hanno perso i musei italiani a causa della pandemia e delle restrizioni a essa dovute. 

Così le grandi istituzioni museali del nostro paese si sono ritrovati senza pubblico e senza incassi e ora puntano tutto sul Recovery Fund approvato dal Parlamento europeo, con una richiesta di fondi ingente, necessaria ad una ripartenza: 46,18 miliardi, la somma richiesta, molti dei quali si spera vengano destinati alla cultura. 

Sarà quindi confermata dal nuovo governo Draghi questa progettazione? Non ci resta che attendere…! 

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LINKEDIN FOCUS con Marta Basso e Andrea Concas | 23 Febbraio | ArteCONCAS

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#LKDNFOCUS per fare il punto sulle ultime news, trend e attualità, tra innovazione, cultura e business.

Ogni Martedì alle 9.00 Marta Basso e Andrea Concas sono pronti per fare due chiacchiere e rispondere alle vostre domande

I #LKDNFOCUS di questa settimana:

🎯 Lavorare a Letto

🎯 Primo Decreto Draghi

🎯 Valutati sin da bambini

Vi aspettiamo in diretta… E’ giunto il momento di confrontarsi e condividere #LIVE notizie, pensieri, esperienze e visioni…

Ogni martedì su LinkedIn, Youtube, Twitch e Facebook!

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Identikit del collezionista italiano | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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Studiare, analizzare e approfondire usi, gusti e costumi insieme ai numeri del collezionismo italiano è possibile?

Ci ha pensato Intesa San Paolo Private Banking che ha promosso un nuovo studio dedicato al mercato dell’arte con un bel focus sui collezionisti italiani

Scopriamo i risultati dell’indagine 

Il mercato dell’arte e dei beni da collezione è considerato, da oltre un decennio, un settore economico consolidato… oggetto di grande attenzione da parte di analisti, studiosi, istituti di credito e investitori istituzionali. 

Se prima i collectables erano percepiti come “beni rifugio”, sebbene pochi collezionisti acquistassero per investire, ora sono considerati passion assets…strumenti finanziari e investimenti autonomi, alternativi o complementari rispetto a quelli più tradizionali, in grado di costituire una distinta asset class.

Per questo Intesa San Paolo con il contributo dei galleristi della fiera d’Arte MIART ha scelto di affidare la ricerca al Prof Guido Guerzoni dell’Università Bocconi e partendo proprio da alcune interessanti domande:

In Italia chi sono i collezionisti e le collezioniste?

Quando hanno incominciato a collezionare e perché?

Che cosa collezionano e qual è il budget che utilizzano ogni anno?

Ma soprattutto quali sono le motivazioni?

Lo studio e l’indagine ha così delineato quello che può essere definito l’IDENTIKIT DEL COLLEZIONISTA ITALIANO:

I collezionisti italiani hanno un’età media sopra i 58 anni, prevalgono gli uomini rispetto alle donne (3 a 1)

Il 70% risiede al nord in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli

Sono imprenditori, liberi professionisti o dirigenti d’azienda.

Hanno collezioni non grandissime: in media 155 le opere, oltre il 40% ne possiede meno di 50 e il 60% meno di 100 con una netta preferenza per l’arte contemporanea, associata a opere post-war o moderne.

I collezionisti italiani però sono molto riservati sul valore economico delle loro collezioni e ben il 55% non ha rilasciato questo dato

La stessa percentuale però viene associata ai collezionisti che portano avanti questa passione da oltre 10 anni e con sistematicità, quindi studiando le nuove proposte di mercato, partecipando ad eventi, predisponendo un budget e utilizzando servizi per l’arte specifici

E le motivazioni del collezionista?

I fattori emotivi sono predominanti nelle scelte delle opere e nella composizione delle collezioni italiane (98%): si è spinti da ragioni emotive e personali, la passione da condividere con una comunità (24%) e la volontà di supportare il sistema e gli artisti (31%) o il desiderio di raccogliere per poi donare a un museo (10%). 

Il 30% circa dei collezionisti ha espresso almeno una giustificazione di natura economico-finanziaria e sceglie in base alla potenziale rivalutazione del lavoro (35%), all’opportunità di conservazione del capitale (28%) e alla liquidabilità dell’opera (15%).

Inoltre pur visitando fiere, gallerie e musei in giro per il mondo, il 70% dei collezionisti italiani predilige il mercato dell’arte italiano, anche e nonostante l’IVA troppo elevata e le problematiche fiscali e burocratiche

Ciò che emerge dall’indagine è che la figura del collezionista italiano è ben definita, riservata ma attenta ai cambiamenti, proprio come quelli digitali per la gestione, la valorizzazione e la promozione della propria collezione. Tra gli strumenti a supporto dei collezionisti italiani Art Rights, piattaforma professionale per proteggere la tua arte

E tu, sei pronto a diventare un collezionista?

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