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#ArteConcasNEWS 07 Aprile 2021 | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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#ArteConcasNEWS 07 Aprile 2021

3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!

⚡ OPERE NFT IN MOSTRA SU DECENTRALAND: L’ESPERIMENTO È DELLA CELEBRE KONIG GALERIE

⚡️  CHRISTIE’S ED NFT: NEL 2018 IL PRIMO ESPERIMENTO DURANTE L’ART AND TECH SUMMIT

⚡️ CRYPTO ART E NFT: ISTRUZIONI PER L’USO. DOMANI IL PRIMO WEBINAR

Non solo artisti, anche le gallerie sono sempre più interessate ad esporre e vendere opere in NFT. Tra queste la Konig Galerie che ha ricreato la propria struttura sulla piattaforma Decentrand inaugurando la collettiva THE ARTIST IS ONLINE PITTURA E SCULTURA NELL’ERA POSTDIGITALE

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Si tratta della prima galleria fisica che ha aperto una sede su DECENTRALAND celebre piattaforma basata sulla blockchain di Ethereum. 

Nata con l’obiettivo di creare un mondo virtuale in cui gli utenti possono avere completo controllo sui contenuti che creano e condividono, dando loro tutti gli strumenti per monetizzare autonomamente il lavoro svolto, ecco che questo mondo tridimensionale navigabile diventa terreno virtuale per ospitare una mostra collettiva con dipinti e sculture digitali sotto forma di NFT. 

“Per noi è importante dimostrare che l’arte digitale è una cosa che ha le stesse qualità della pittura e della scultura”, ha detto Anika Meier, curatrice della galleria tedesca, che si è occupata del progetto. 

La mostra vede la partecipazione di 50 artisti, alcuni dei quali si approcciano per la prima volta alla Crypto art come Chloe Wise. Delle 70 opere in mostra fino al 18 Aprile 2021, più di 30 saranno messe in vendita come NFT

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Nel 2018 Christie’s ha organizzato il primo Art&Tech Summit tutto dedicato alla Blockchain e alle potenzialità delle nuove tecnologie al servizio del mondo dell’arte. Solo nel 2021, dopo il successo della vendita all’asta della prima opera di Crypto Art, la casa d’aste ha dichiarato che a 300 partecipanti del summit aveva regalato NFT che oggi valgono 10 mila dollari

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PICCOLO SPOILER: anch’io ho partecipato all’Art&Tech Summit a Luglio del 2018 ma no, purtroppo non sono tra i 12 fortunati che hanno reclamato gli NFT regalati da Christie’s che oggi valgono ben 10 mila dollari.

Elliot Safra, tra gli organizzatori della conferenza annuale, ha ricordato come è venuta l’idea: in quel periodo tutto era ancora troppo prematuro per il mondo dell’arte, SuperRare era stata aperta da soli 3 mesi, MakersPlace sarebbe stata inaugurata qualche mese dopo e ancora NiftyGateway solo 1 anno dopo. A suggerire di inserire un’opera in NFT nelle goodie-bag distribuite ai partecipanti al summit ci ha pensato Jason Bailey, studioso e primo a teorizzare l’applicazione della Blockchain all’arte, che ha individuato nelle opere del giovanissimo Robbie Barrat, il primo a caricare le sue opere sulla piattaforma SuperRare, il regalo ideale. 

Così 300 NFT dell’opera NUDE #7 che messe insieme riproducono l’opera per intero di Barrat, sono state distribuite nella forma di carta regalo che conteneva due codici: la chiave pubblica di un wallet e una password privata.

Ad oggi quelli che sono stati definiti i LOST ROBBIES costituiscono un caso più unico che raro: perché a meno che non vengano trovate le carte regalo, queste opere d’arte non potranno mai più essere rivendicate

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NFT, blockchain, cryptoarte… Domani su ProfessioneArte.it il primo webinar di formazione alla scoperta del fenomeno comprese le istruzioni per l’uso rivolte ad Artisti, ma non solo… 

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2 ore di formazione per capire che cos’è la crypto art, per parlare di wallet, token ed ethereum, per scoprire come vendere un’opera crypto o ancora come creare la propria opera in NFT non fungible token e dove vendere. 

Queste sono solo alcune delle domande a cui rispondo nel primo webinar in Italia interamente dedicato alla tematica: i posti stanno per finire, ma per gli artisti abbonati ad Art Rights, la piattaforma professionale per la gestione, certificazione e valorizzazione delle opere d’arte il corso è disponibile GRATUITAMENTE a supporto della Vostra arte, basta richiedere il codice sconto, per tutti gli altri partecipare è semplice: iscrivetevi ad Art Rights e richiedete subito il codice sconto. Manca poco! 

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#ARTECONCAS / PODCAST

Il Mercato della Crypto Art | NFT | Arte Digitale | Arte&Innovazione | ArteConcas

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Da giorni si parla solo di Crypto Arte e di NFT….ma quanto vale questo mercato?

Tanto, anzi tantissimo… 

Parliamo oramai di milioni di dollari….anzi sarebbe meglio dire di Cryptovalute….

In entrambi i casi, ogni giorno, ora dopo ora sale senza tregua il transato in opere d’arte digitali sotto forma di collectible NFT

Ma come è possibile? Scopriamolo…

Agli occhi di moltissimi, tutto sembra essere iniziato quando la casa d’aste Christie’s ha proposto… per la prima volta nella storia un’opera d’arte “non fisica”.

Si tratta di “Everydays -The First five thousand Days” – realizzata nell’arco di tredici anni dall’artista illustratore Mike Winkelmann, meglio conosciuto come “Beeple” che il 25 Febbraio 2021 è stata proposta con una base di soli 100 dollari.

A poche ore dal “Drop”, che nel gergo crypto indica la messa in vendita dell’opera questa è passata rapidamente ad oltre 2,5 milioni di dollari in offerte con trenta offerenti circa a farsi la guerra. 

l’11 Marzo la svolta, le offerte hanno infranto il record assoluto mondiale per la Crypto Art, e l’asta si è chiusa a oltre 69 milioni di dollari.

Da quel momento nulla sarà come prima, la crypto arte è entrata nell’immaginario comune come un concreto nuovo mercato attivo liquido milionario e spregiudicato.

Beeple, ancora incredulo, ha superato il risultato personale di 6,6 milioni di dollari per singola opera e raggiunge oltre 99 milioni di dollari di vendite totali in Crypto Art.

Con questa ultima e nuova straordinaria aggiudicazione…fa tremare il record d’asta del 2019 di 91.1 milioni di dollari dell’artista “tradizionale” vivente Jeff Koons per l’opera “Rabbit” diventando il terzo artista vivente più caro del mondo.

Oggi secondo la piattaforma Cryptoart.io, le transazioni legate alla vendita, primaria e secondaria degli NFT superano i 340 milioni di dollari significa oltre 185 milioni di ETH Ethereum, la criptomoneta di riferimento, che al cambio del valore attuale dove un ETH vale circa 1.800 dollari, con una crescita esponenziale delle vendite mese dopo mese.

Se la domanda che ti stai ponendo è: MA SONO SOLDI VERI?

Beh la risposta è assolutamente si!

Oggi molte piattaforme permettono di acquistare sia in Cryptomonete che in soldi FIAT, come euro dollari e sterline…con le normali carte di credito o paypal.

Mentre se decidi di acquistare Ethereum o altre Cryptomonete, esistono degli exchange, dove potrai convertire i tuoi soldi in cryptovalute secondo l’andamento del mercato…

Non ci credi ancora?

Bene, corri su google e digita Dollari +  Ethereum e USD + ETH e vedi cosa ti compare: quella sarà la valutazione di quel momento, proprio come se facessi DOLLARO e Sterlina.

Su questo mercato è presente anche l’Italia con il duo “Hackatao”, stimatissimi dall’intera community online.

Sono da tempo nella top ten dei crypto artisti più collezionati al mondo con le loro 546 opere che hanno generato un volume di transazioni per oltre $6 milioni, registrando la vendita più alta a poco meno di 266 mila euro.

L’ultimo drop è di qualche giorno fa, in collaborazione con l’illustratore argentino José Delbo, noto per i suoi fumetti della DC Comics, sulla piattaforma Makersplace dove hanno venduto oltre 1.5 milioni di dollari in soli quindici minuti.

Altro caso eccellente è quello di Nyan Cat, una delle gif animate più amate… creata da Chris Torres nel 2011 e venduta all’asta per 300 Ethereum, equivalenti a 590 mila dollari circa.

A differenza del tradizionale mercato dell’arte da sempre riconosciuto come opaco e poco normato, la parola d’ordine per il mercato della Crypto Art è trasparenza. 

Attraverso il registro blockchain, infatti, è possibile verificare e tracciare puntualmente i trasferimenti passati e futuri di ogni opera a tutela della provenienza e dell’autenticità delle opere d’arte.

Che dire non ci resta che tenere d’occhio questo mercato in folle crescita!

Guarda il video su Youtube…

MP5 | ArteDonna | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è MP5…

Forse non tutti lo sanno, ma la Street Art ha un volto tutto al femminile….come quello dell’italiana MP5…

I suoi lavori, contraddistinti dalla contrapposizione della tinta bianca e nera, riflettono su questioni di genere, identità e politica

l’arte diventa il linguaggio principale per veicolare parole, idee e messaggi. 

Per questa sua capacità la casa di moda Gucci l’ha scelta per rielaborare il logo del suo programma “Gucci Equilibrium”, iniziativa a sostegno dell’ambiente. 

Il programma è stato pensato per ridurre il suo impatto ambientale “sostenendo i diritti delle persone, insieme all’inclusione e al rispetto”

Ma non è la prima volta che Gucci lavora con MP5 infatti i due piani del Gucci Garden di Firenze sono diventati spazio per veicolare le relazioni tra individui, tra scambio fisico ed emotivo, con un grande risultato.

Guarda il video

#ARTECONCAS / PODCAST

#ArteConcasNEWS 31 Marzo 2021 | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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#ArteConcasNEWS 31 Marzo 2021

3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!

⚡ MERCATO DELL’ARTE: PUBBLICATO IL REPORT ANNUALE DI ART BASEL E UBS

⚡️  JEFF KOONS: LA CORTE SUPREMA DI PARIGI CONDANNA NUOVAMENTE L’ARTISTA

⚡️ HAUSER & WIRTH: UN NUOVO RESPONSABILE PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE PER UNA GALLERIA PIÙ GREEN

La giornalista Clare McAndrew firma il report annuale di Art Basel e UBS: una guida per sapere cosa è successo nel mondo dell’arte in un 2020 di grandissimi cambiamenti

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Un’annata decisamente fuori dalle righe e oltre ogni immaginazione: ecco che cosa emerge dall’annuale report pubblicato da Art Basel e UBS a firma dell’economista Clare McAndrew. 

Una fotografia di un 2020 unico nel suo genere che ha visto la drastica diminuzione degli scambi a livello mondiale che si attesta a 50,1 miliardi di dollari e la crescita smisurata del mercato online con un fatturato di 12,4 milioni di dollari che raddoppiano quindi i dati del 2019 e l’impennata delle vendite sul web, che con il suo +25%, supera per la prima volta nel mercato dell’arte la quota della vendita al dettaglio generale. I Collezionisti Millennials sono diventati inarrestabili e per questo il cambio generazionale è sempre più vicino e sentito…

Se siete curiosi di scoprire altri dettagli sul report, non vi resta che leggere l’articolo completo su Art Rights Magazine con l’analisi completa…! 

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A tre anni dalla condanna di Jeff Koons per plagio, la corte Suprema di Parigi riconferma la sentenza: l’artista ha copiato l’opera del fotografo Franck Davidovici 

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“Fait d’hiver”: si intitola così la scultura dell’americano Jeff Koons finita al centro della diatriba con il fotografo francese di moda Franck Davidovici. 

Secondo quest’ultimo, infatti, l’opera riprenderebbe fedelmente – tranne che per qualche piccolo dettaglio – una sua fotografia scattata per il brand francese di abbigliamento Naf Naf.

Nella campagna fotografica comparivano una modella sdraiata sulla neve e un maialino intento a strofinarsi il naso nei suoi capelli. 

Il fotografo, dopo aver scoperto il plagio, ha deciso quindi di citare in giudizio Koons che già nel 2014 era stato condannato a pagare un risarcimento di 152mila dollari, aumentati poi a 231mila dopo la negazione di ricorso da parte dell’artista. 

La settimana scorsa, il verdetto definitivo: Koons ha copiato Davidovici secondo la Corte Suprema di Parigi… Pagherà la somma stabilita per rimediare a questa sua azione? 

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La celeberrima galleria d’arte con sedi in tutto il mondo per la sfida green del futuro: verrà assunta una risorsa all’interno del team che si occuperà di impatto ambientale e sostenibilità 

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“Siamo lieti di annunciare la nascita della nuova posizione di Responsabile della sostenibilità ambientale, come parte dell’impegno della galleria per diventare un leader del settore artistico nelle pratiche ambientali”: dice così una nota rilasciata dalla galleria-colosso Hauser&Wirth che, dal prossimo aprile, nominerà un responsabile per portare avanti un piano d’azione per l’ambiente. 

Non solo quindi un cambiamento di carattere generale, ma legato a singole realtà commerciali che stanno rivalutando sempre di più l’impatto del proprio business in chiave ecosostenibile. 

Un rinnovamento che ha inevitabilmente investito anche il mondo dell’arte e che speriamo diventi ben presto la normalità!

#ARTECONCAS / PODCAST

Che cos’è la Crypto Art? | NFT | Arte Digitale | Arte&Innovazione | ArteConcas

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Tutti ne parlano, tutti ne vogliono far parte ma che cos’è la Crypto Art?

In questi giorni impazza la Crypto Art Mania, tutti ne parlano, tutti la vogliono e tutti ne vogliono far parte….

Scopriamo  di cosa si tratta, quando nasce e cosa sta accadendo…

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La Crypto Art Mania è iniziata, una rivoluzione artistica digitale, da milioni di dollari, pardon, di criptovalute.

Se prima si pensava fosse una nicchia del mercato, destinata agli esperti, con l’ingresso ufficiale della casa d’aste Christie’s nella Crypto Art, anche il mondo “fisico” e tradizionale dell’arte… non può continuare ad ignorare questo nuovo movimento artistico.

Di Crypto Art si inizia a parlare verso la fine del 2010, quando la tecnologia Blockchain –  basata su database distribuiti – compie il suo primo anno di vita, portando alcuni artisti che ne intuiscono le possibilità di utilizzo per certificare, tracciare, crittografare e vendere una nuova categoria di “Arte digitale”.

L’evoluzione nel 2013, sempre basata su Blockchain, con le prime sperimentazioni di applicazione nell’arte degli NFT, acronimo di Non Fungible Tokens

Si tratta di file digitali collezionabili, di cui è possibile individuare la proprietà, la tracciabilità ed il valore dell’opera – dalla prima vendita a quelle successive – il tutto online e da casa propria.

Gli NFT per la Crypto Art, diventano quindi la soluzione ideale per garantire il possesso dell’opera, l’unicità, la verificabilità e l’esatto numero di copie immesse nel mercato, dati importantissimi per il collezionismo nascente.

La fisicità dell’opera, come la proprietà, diventa digitale.

Tutto è costantemente tracciato mentre, in alcuni casi, gli artisti continueranno ad avere una percentuale anche sulle vendite successive alla prima grazie al tracciamento degli NFT da parte delle stesse piattaforme.

Di fronte all’infinita riproducibilità dei contenuti digitali, gli NFT rappresentano il passaporto dell’opera d’arte che prima di essere immessa sul mercato viene sottoposta a tokenizzazione.

La tokenizzazione è un processo rivoluzionario dove le opere originali diventano “token” ossia “gettoni”, passando a un sistema digitale su blockchain.

Quando l’opera viene acquistata, il token passa nel portafoglio del collezionista tramite uno smart contract, rendendo così possibile la certificazione della sua autenticità e provenienza, che verrà custodita eternamente nel registro decentralizzato della blockchain.

La Crypto Art rappresenta un mondo inesplorato e una nuova era per gli artisti digitali che necessitano di piattaforme in grado di supportare la certificazione delle opere d’arte tramite la Blockchain.

Ma la tecnologia aiuta anche le opere fisiche e se vuoi certificare le tue opere d’arte non ti resta che utilizzare Art Rights, la prima piattaforma di supporto alla gestione e certificazione delle opere d’arte a tutela di Artisti, Collezionisti, Gallerie e operatori di settore a favore dell’autenticità.

E tu, sei pronto a far parte del mondo della Crypto Art?

Guarda il video su Youtube…

#ArteConcasNEWS 24 Marzo 2021 | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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#ArteConcasNEWS 24 Marzo 2021

3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!

⚡ FRIDA KAHLO. PUBBLICATO IL NUOVO LIBRO CHATBOT 100 DOMANDE 150 RISPOSTE, GIÀ PRIMO NELLE CLASSIFICHE

⚡️  BANKSY VS. ROBBO: SI RIACCENDE LA FAIDA SUL MURO DEL CARCERE DI READING

⚡️ CRYPTOART ED NFT: ISTRUZIONI PER L’USO. UN NUOVO CORSO PER ARTISTI, E NON SOLO, TUTTO DA SCOPRIRE 

Dopo il genio di Leonardo da Vinci e l’irriverenza dello street artist Banksy, ieri è uscito in tutte le librerie e online il nuovo libro ChatBOT dedicato ad un’artista icona del nostro tempo: Frida Kahlo! 

Ed è già primo in tutte le classifiche!

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Le sopracciglia unite in un’unica arcata, i fiori tra i capelli, i vestiti colorati, le opere oniriche e veritiere allo stesso tempo… Di chi stiamo parlando?

Ma di Frida Kahlo naturalmente, la protagonista del mio nuovo libro ChatBOT, uscito proprio ieri online e in tutte le librerie! 

Il libro interattivo che si aggiorna ogni giorno racconta la vita, le opere e il mondo di questa straordinaria donna e artista, e grazie ad ArteConcasBOT va oltre le pagine del libro con oltre 700 contenuti tra video, quiz, trivia e citazioni accessibili tramite il tuo smartphone, pc, tablet o gli innovativi assistenti vocali!

Cosa aspetti dunque?

Corri in libreria e parti insieme a me per questo bellissimo viaggio alla scoperta della più grande pittrice messicana di tutti i tempi!

Sostieni l’Arte!

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La tag “Team Robbo” compare sotto l’opera di Banksy al carcere di Reading: si riapre così una faida decennale tra due leggende della street art

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Continuano le vicissitudini del carcerato in fuga dal carcere di Reading: dopo aver tenuto con il fiato sospeso il mondo dell’arte che si chiedeva se fosse stato o meno Banksy a dipingerlo e la conferma da parte dello street artist, la vicenda sembrava conclusa… 

E invece, proprio in questi giorni, è comparsa una nuova tag sotto l’opera! Una scritta in rosso, che lascia ben poco spazio all’immaginazione e che potrebbe riaccendere una lunga “guerra” forse mai sopita: “Team Robbo”, un evidente riferimento al grande street artist inglese King Robbo, con cui Banksy ha dato il via ad una vera e propria battaglia a colpi di tag conclusa poi la tregua di Banksy che ha reso omaggio a King Robbo deceduto per un coma irreversibile. 

Leggenda? Realtà? Sembra che il Team Robbo abbia riacceso la miccia, ma al momento da Banksy non arrivano commenti, ma se siete interessati a scoprire come tutto è iniziato non vi resta che leggere il mio libro chatbot, 100 domande 150 risposte, dedicato a Banksy! 

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NFT, blockchain, cryptovalute… Un webinar di formazione in collaborazione con ProfessioneArte.it per scoprire tutti i dettagli del nuovo fenomeno che sta sconvolgendo il mondo dell’arte e il suo mercato! 

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Avete mai sentito parlare di token e Ethereum? Ma che cos’è la Crypto Art? Come si vende un’opera di Crypto Art?

E ancora, che cos’è un NFT Non Fungible Token e quali sono le piattaforme di vendita?

A queste e a molte altre domande risponde il primo webinar di formazione sul fenomeno della Crypto Art ed NFT, un corso completo, istruzioni per l’uso, rivolto ad Artisti, ma non solo che desiderano approfondire e iniziare ad addentrarsi in questo mondo…senza brutte sorprese!

Per gli artisti iscritti abbonati ad ART RIGHTS, la prima e unica piattaforma per la gestione, certificazione e valorizzazione delle opere d’arte questo corso sarà disponibile GRATUITAMENTE a supporto della Vostra arte, per tutti gli altri a breve maggiori informazioni per scoprire come partecipare… 

Clicca qui e scopri come accedere al webinar!! 

#ARTECONCAS / PODCAST

Chi ha comprato l’opera record di Beeple? | Arte&Innovazione | Crypto Art | NFT

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Il record è tratto “Everydays: the first five thousand days” dell’artista digitale Beeple, all’anagrafe Mike Winkelmann, con la sua vendita a 69,346,200 milioni di dollari da Christie’s è destinata a diventare una pietra miliare che pone l’attenzione definitivamente sulla Crypto Art.

Ma la domanda che tutti si sono posto è: chi ha comprato l’opera di Beeple?!? Un nome è saltato fuori… METAKOVAN

Scopriamolo insieme chi è e perché ha comprato l’opera…

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Non si parla d’altro… il mondo dell’arte “tradizionale” è stato scosso da un nuovo fenomeno… quello della crypto arte che di fatto sta rivoluzionando il mercato…

L’opera del crypto artist Beeple è stata la prima ad essere proposta sul mercato attraverso un partner che più tradizionale non si può…la casa d’aste Christie’s…che intuendone forse la portata…e a ragione… ha dato il via a qualcosa che non si era mai visto prima…

Poco dopo l’aggiudicazione dell’opera… lo scorso 11 marzo… per quasi 70 milioni di dollari… tutti si sono chiesti…ma chi è il collezionista che ha acquistato quest’opera????? 

Prima di addentrarci nella risposta…è bene ricordare le caratteristiche di un’opera di Crypto Art…ossia degli NFT, acronimo di Not Fungible Tokens, file digitali collezionabili basati sulla tecnologia Blockchain (database distribuiti) e diventando in dato di fatto un vero e proprio smart contract digitale.

Gli NFT diventano, per la Crypto Art, la soluzione ideale, per garantire il possesso dell’opera, l’unicità, la verificabilità ed esatta quantificazione delle copie immesse nel mercato, dati importantissimi per il collezionismo nascente.

In pratica la fisicità dell’opera, come la proprietà, diventa digitale, costantemente tracciata mentre, in alcuni casi, gli artisti continueranno ad avere una percentuale anche sulle vendite successive alla prima grazie al tracciamento degli NFT da parte delle stesse piattaforme.

Oggi sono tante le piattaforme come SuperRare, Nifty Gateway, OpenSea e MarkersPlace che permettono la vendita di queste opere digitali sia di primo che di secondo mercato, tracciando le vendite e mettendo in chiaro ogni transazione che avviene mediamente in cryptovaluta chiamata  ETH Ethereum. 

Ricordo però che l’asta di Christie’s è avvenuta con i metodi tradizionali della casa d’aste

Infatti pur vendendo un’opera digitale NFT, ha seguito la procedura canonica accettando rilanci tramite la loro piattaforma e utilizzando le maggiori monete FIAT come dollari, sterline o euro e NON cryptomonete.

Christie’s ha dichiarato che dopo l’aggiudicazione e saldo, sarà lo stesso artista Beeple a rilasciare l’opera al collezionista tramite la piattaforma Makersplace, cambiando completamente in dato di fatto la filosofia e canonica dinamica di vendita e di scambio degli NFT.

Il giorno dopo l’aggiudicazione un nome salta fuori…quello del fortunato e milionario collezionista… si tratta di METAKOVAN…pseudonimo dell’imprenditore, programmatore e angel investor nella tecnologia blockchain dal 2013, patron del fondo METAPURSE, il più grande fondo NFT al mondo

E’ lo stesso collezionista a rilasciare una dichiarazione…spiegando l’importanza dell’acquisizione..

“Quando si penserà a un NFT di alto valore sarà piuttosto difficile pensare di battere quest’opera perché rappresenta 13 anni di lavoro quotidiano. Le tecniche sono replicabili e l’abilità è superabile, ma l’unica cosa che non puoi hackerare digitalmente è il tempo. Questo è il gioiello della corona, l’opera d’arte più preziosa per questa generazione. Vale un miliardo di dollari”

Numerosi i suoi e loro interessi nel campo degli NFT e nella gestione di collezioni di Crypto ART di cui siamo tutti curiosi di capire la reale motivazione di acquisto, promozione e valorizzazione.

Tuttavia attualmente l’opera non compare nella collezione e disponibilità dell’artista, ne del collezionista, ed ancora non ci è dato sapere come sarà normato il rilascio, compresa l’emissione della stessa all’interno della piattaforma.

Quindi se come abbiamo visto prima, una delle peculiarità degli NFT è la trasparenza e tracciabilità…

Ma sorgono alcune importanti domande…

Quando, come e dove sarà visibile l’opera?

A rigor di logica il nome del collezionista, seppure sotto pseudonimo, dovrebbe apparire in chiaro su Makersplace o Opensea ed ancora il valore dell’opera quale sarà, quello della battuta d’asta?

Lo stesso valore sarà convertito in Ethereum e l’opera sarà fruibile a tutti come avviene per le altre e tracciata nell’eventuale vendita futura?

A quanto e quando sarà rivenduta quest’opera?

Siamo davanti ad una vera rivoluzione del collezionismo, oppure si tratta di una mera bolla speculativa?

La Crypto Art è entrata davvero nel canonico ed istituzionale mondo dell’Arte?

Ora, gli artisti più tradizionali, saranno più convinti ad affacciarsi al mondo della Crypto Art?

Ogni risposta a queste domande porterà ad un significativo cambiamento dei due mondi…

Quello Crypto e quello dell’Arte…non ci resta che attendere l’evolversi della situazione….

Guarda il video su Youtube…

Marlene Dumas | ArteDONNA | ArteCONCAS

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#ArteDonna

Scopri le grandi donne del mondo dell’arte…

Lei è Marlene Dumas…

Artista sudafricana emigrata in Olanda, le opere di Marlene Dumas sono incentrate sul corpo umano, attraverso una pittura quasi espressionista.

Guarda il video

#ARTECONCAS / PODCAST

#ArteConcasNEWS 17 Marzo 2021 | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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#ArteConcasNEWS 17 Marzo 2021

3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!

⚡ LA NATIONAL GALLERY DI LONDRA STILA LA TOP20 DELLE OPERE PIÙ CLICCATE DURANTE IL LOCKDOWN

⚡️  ACCADEMIA DI BRERA A MILANO: UNA NUOVA SEDE A SARONNO PER L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI
⚡️ SOTHEBY’S: ALL’ASTA PER MEZZO MILIONE UNA CIOTOLA CINESE ACQUISTATA PER SOLI 35 DOLLARi 

Quali sono state le opere più visitate sul web della National Gallery di Londra? Un classifica svela le prime venti posizioni… Chi sarà il vincitore? 

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La National Gallery di Londra ha appena stilato una classifica in linea con i tempi che stiamo vivendo: la top 20 delle opere della propria collezione più “visitate” sul sito web del Museo. 

Una battaglia a colpi di clic che riflette la situazione attuale: ormai da un anno causa pandemia la fruizione dell’arte e della cultura è stata veicolata tramite il web portando così i musei a considerare le statistiche non più di accesso agli spazi fisici ma al sito internet. Numerosi i capolavori universali della storia dell’arte presenti nell’elenco che sul podio vede van Gogh e i suoi “Girasoli” al terzo posto, Holbein con “Gli ambasciatori” al secondo e Van Eyck con il “Ritratto dei coniugi Arnolfini” sul gradino più alto. 

Non ci resta che godere dell’arte grazie al web in attesa di rivedere le opere dal vivo…! 

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La presidente dell’Accademia di Brera Livia Pomodoro e il sindaco della città di Saronno annunciano un nuovo progetto che vede l’Accademia espandersi nel territorio della cittadina lombarda 

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Siamo qui, in questo tempo sospeso, a progettare il futuro”, ha detto la presidente Pomodoro in occasione del suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico, durante il quale ha annunciato un importante progetto che vede l’Istituzione milanese collaborare con il comune di Saronno: sarà proprio la cittadina in provincia di Varese ad ospitare una nuova sede dell’Accademia, negli spazi dismessi dell’ex fabbrica automobilistica Isotta Fraschini. 

Un grande intervento di riqualificazione urbana, che ha l’obiettivo di creare una cornice cosmopolita dove arte contemporanea e territorio si incontrano. Il sindaco di Saronno Augusto Airoldi si è detto felice di questo contributo al rilancio della città e speriamo possa essere un nuovo inizio per i tanti professionisti dell’arte del domani…! 

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Un rarissimo manufatto di porcellana cinese risalente al periodo Ming è stato acquistato l’anno scorso per poche decine di dollari e ora si rivela essere un vero tesoro! 

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Il prossimo 17 marzo Sotheby’s propone in asta un lotto davvero unico nel suo genere: una ciotolina floreale “dal tocco esotico”, stimata tra i 300.000 e i 500.000 dollari. Un pezzo di una rarità assoluta che, ironia della sorte, meno di un anno fa è stato acquistato da un anonimo compratore ad un mercatino per soli…35 dollari! 

Studiato e rivalutato si è scoperto che questo oggetto appartiene al periodo Yongle, senza dubbio uno dei più raffinati della storia dell’arte cinese, e che fa parte di una serie di altri esemplari analoghi custoditi nelle collezioni di importanti musei del mondo, tra cui il Victoria&Albert Museum e il British Museum di Londra. 

Non resta che aspettare l’asta e scoprire a quale cifra sarà battuto l’oggetto!

#ARTECONCAS / PODCAST

L’Art Deaccessioning | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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Tutti ne parlano…molti reputano che sia una minaccia…altri ancora che possa essere una nuova opportunità per i musei.

Ma che cos’è l’Art Deacessioning? Scopriamolo…

Come sappiamo il 2020 ha messo a dura prova i musei del mondo che, a causa dei ripetuti lockdown, sono stati costretti a chiudere le porte al pubblico con danni economico-finanziari ingenti.

A partire dai musei americani, si è sviluppato il fenomeno dell’Art Deaccessioning per far fronte all’economicità perduta durante la crisi globale.

Ma di cosa si tratta? 

Il fenomeno prevede la vendita all’asta di opere di particolare valore della collezione permanente da parte delle istituzioni museali per risanare i bilanci e permettere ai musei di sopravvivere in questo periodo così buio per la cultura.

In America il processo di deaccessioning è regolato da linee guida dell’American Alliance of Museums e dall’Association of Art Museum Director che affermano che da aprile 2020 e fino al 2022 la vendita di opere provenienti dalla collezione di un museo può avvenire non più solo per acquistarne di nuove.
Questa concessione è dovuta alla profonda crisi causata dall’emergenza sanitaria nel settore culturale. 

Circa il 90% dei musei nel mondo sono stati temporaneamente chiusi durante la crisi e il restante 10% potrebbe non riaprire mai più. 

Inoltre la riduzione dei contributi di beneficenza e delle sponsorizzazioni per i musei pubblici e privati hanno messo a rischio la sostenibilità finanziaria dei musei, tanto da causare un calo dei salari e licenziamenti.

Basti pensare che negli USA il settore dei musei produceva oltre 700.000 posti di lavoro, aggiungendo oltre 50 miliardi di dollari al PIL degli Stati Uniti secondo le stime dell’Association of Art Museum Directors.

L’Art Deaccessioning sembrerebbe rappresentare un modello vincente per far fronte alla crisi finanziaria, ma il dibattito è molto acceso.

Secondo alcuni esperti, la vendita delle opere dei musei gioverebbe sia al mercato arricchito da capolavori di grande interesse per i collezionisti sia ai musei stessi che potrebbero concentrarsi maggiormente sulla costruzione di una collezione più in linea con la propria mission.

Secondo altri, invece, il riversarsi nel mercato di tali opere potrebbe portare ad un aumento delle speculazioni finanziarie, oltre ad una privazione per il pubblico che non potrà più fruire di quelle opere.

Tra i casi di Art Deaccesioning quello dell’Everson Museum di Syracuse nello stato di New York, che ha venduto per 13 milioni di dollari l’opera “Red Composition” di Jackson Pollock a Christie’s, ma anche al Brooklyn Museum, che a ottobre 2020 ha venduto da Sotheby’s per 6,1 milioni di dollari un tavolo di Carlo Mollino, oltre ad opere di Monet, Mirò, Matisse e Degas.

Mentre recentemente Max Hollein, Direttore del MET Museum ha dichiarato di dover tenere aperta ogni porta, visto anche il deficit operativo di ben 7,7 milioni di dollari.

Ma il fenomeno non è presente solo negli Stati Uniti…

L’Art Deaccesioning sta diventando un’ipotesi appetibile anche in Asia e in UK. 

Il Kansong Museum di Seul ha già venduto due capolavori d’arte buddhista, mentre la Royal Academy di Londra sta pensando di vendere il “Tondo Taddei” di Michelangelo, stimato intorno ai 100 milioni di sterline.

In Italia l’Art Deaccesioning non potrà facilmente trovare terreno fertile, soprattutto nei musei pubblici, i cui beni sono inalienabili. 

Sicuramente il mondo dell’arte, a livello di fruizione pubblica e di mercato, uscirà molto mutato se sempre più musei saranno costretti a cedere le proprie opere per ragioni di sopravvivenza.

E tu, cosa pensi di questo fenomeno?

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