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AI riconosce i pittori tramite le pennellate | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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Un nuovo progetto vuole rivoluzionare il mondo dell’arte.

Si tratta di una ricerca degli scienziati della Case Western Reserve University dell’Ohio basata sull’intelligenza artificiale con la capacità di attribuire i dipinti in base all’analisi delle pennellate.

Grazie all’apprendimento automatico, l’AI esamina piccole scansioni di opere e riesce a identificarne l’artista con una precisione fino al 96%.

Questo strumento, oltre al supporto per la ricerca artistica, potrebbe rivelarsi utile per la distinzione di opere autentiche da quelle false.

“L’idea era che l’analisi della pennellata avrebbe creato un’impronta digitale” ha affermato Kenneth Singer, professore di fisica presso la Case Western Reserve che ha guidato la ricerca. “Abbiamo scoperto che anche a livello di setole del pennello, c’era un discreto livello di successo nell’ordinamento dell’attribuzione.

Una risorsa preziosa per gli storici e per tutto il mondo dell’arte!

A chi ha regalato il primo autoritratto? | Frida Kahlo | LibroChatBOT | Andrea Concas

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Ben prima di innamorarsi perdutamente di Diego Rivera, una giovanissima Frida incontra Alejandro Gómez Arias, come lei uno studente alla “Preparatoria”. La loro storia, iniziata nell’estate del 1923 è forte, ma subisce un colpo durissimo nell’incidente in autobus dove restano entrambi coinvolti.

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Art Innovation Gallery: una galleria NFT | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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E se vi dicessi che esiste una galleria puramente digitale?

Si tratta della Art Innovation Gallery, realtà virtuale senza sede fisica che ha lo scopo di rivoluzionare il sistema artistico tradizionale.

Traendo ispirazione dalla street art, la galleria invade le principali città del mondo con i suoi maxi LED-Wall per esporre la sua collezione a un più vasto pubblico.

Tanti i crypto artisti esposti, tra questi nomi celebri come Giovanni Motta, Dangiuz, Skygolpe, Fabio Giampietro, Jonathan Quintin, Pindar, Federico Clapis.

Uno degli obiettivi fondamentali del progetto è creare le condizioni per un mercato dell’arte basato sulla trasparenza e sulla fiducia garantite all’utilizzo della tecnologia blockchain.

Non resta che scoprire i prossimi modi di esporre e fruire la Crypto Art!

MUSEI E NFT: i progetti realizzati | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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Per il mondo dell’arte il 2021 è stato l’anno della rivoluzione Crypto e NFT.

Tra mostre, acquisizioni e collaborazioni, a poco a poco sono nati nel metaverso spazi dedicati.

Ma anche i musei tradizionali si sono avvicinati sempre di più all’universo crypto.

Tra le prime realtà consolidate ad aprire le porte alla Crypto Arte c’è l’Institute of Contemporary Art di Miami.

Grazie alla donazione di Eduardo Burillo, il museo è entrato in possesso di uno dei 10.000 Cryptopunks di LarvaLabs.

E’ stato poi il turno del Museo Ermitage di San Pietroburgo, del British Museum di Londra e a gennaio a Seattle è stato inaugurato il primo museo fisico dedicato esclusivamente alla fruizione degli NFT fondato in collaborazione con Samsung.

Tra le più importanti mostre organizzate, si è conclusa a settembre PROOF OF ART.

Organizzata al Francisco Carolinum Museum di Linz e curata da Jesse Damiani, si tratta della prima esposizione Crypto pensata per gli spazi fisici del museo e online in Cryptovoxels, che ripercorreva la storia degli NFT, a partire dalle origini fino alla nascita dei Metaverse.

La prima grande mostra d’arte Crypto è però stata organizzata dal 26 marzo al 4 aprile 2021 all’UCCA Center for Contemporary Art di Pechino.

Concepita in collaborazione con Sotheby’s, ha visto esposte opere di Beeple, Robert Alice e i noti CryptoPunks dei Larva Labs.

Una cosa è certa: nel 2022 ci aspettano tante mostre di NFT in grandi istituzioni!

Chi è “Banksymus Maximus”? | Banksy | Libro ChatBOT | 100 domande 150 risposte | ArteConcasBOT

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Chi è “Banksymus Maximus”?

Maggio 2005. Nella Sala 49 del British Museum di Londra, ricca di reperti dell’antica Britannia romana, è iniziata una caccia al tesoro, in palio un’opera d’arte.

A comunicarla è Banksy, sul suo sito web, che solo qualche ora prima, indisturbato, ha installato senza autorizzazione l’opera Peckham Rock

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125 Milioni di dollari donati al MET | ArteConcasNEWS

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125 Milioni di dollari donati al MET

Il MET ha ricevuto ben 125 milioni di dollari da investire nei lavori di espansione del museo.

La donazione, a opera del finanziare e fiduciario del museo per tre decenni Oscar Tang e di sua moglie Agnes Hsu, storica dell’arte e archeologa.

Si tratta della più grande donazione mai ricevuta per un museo d’arte

L’intera somma verrà utilizzata per la costruzione dell’ala Moderna, voluta dal direttore del museo Max Hollein.

I coniugi Tang, particolarmente grati dell’accoglienza ricevuta da parte degli Stati Uniti, hanno affermato: “Questo paese è stato buono con entrambi, e vogliamo fare il possibile per far sì che si ricordi di noi”.

Un grande inizio per il MET!

Come l’Arte Può Aiutarci a superare la Pandemia?

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L’arte, in tutte le sue forme, ha il potere di offrire conforto, speranza e connessione, specialmente in tempi di crisi come una pandemia. Può servire come uno strumento di espressione emotiva, permettendoci di elaborare e comunicare i nostri sentimenti in modo non verbale. Inoltre, l’arte può fornire un senso di normalità e routine, offrendo un rifugio sicuro dal caos esterno. Che si tratti di pittura, scultura, musica, danza o scrittura, l’arte può aiutarci a superare la pandemia, fornendo un mezzo per l’auto-esplorazione, la guarigione e l’ispirazione.

L’Arte come Rifugio Emotivo Durante la Pandemia

In questi tempi di incertezza e di cambiamenti rapidi e spesso sconcertanti, l’arte emerge come un faro di speranza, un rifugio emotivo che ci aiuta a superare la tempesta della pandemia. L’arte, in tutte le sue forme, ha la capacità unica di toccare le corde più profonde dell’animo umano, di risvegliare emozioni sopite, di farci riflettere e, soprattutto, di farci sentire meno soli.

In un periodo in cui la distanza sociale è diventata la norma, l’arte ci offre un modo per connetterci con gli altri, per esprimere ciò che proviamo e per comprendere meglio le esperienze altrui. Che si tratti di un dipinto, di una canzone, di un film o di un libro, l’arte ci permette di esplorare le nostre emozioni, di dare un senso al caos che ci circonda e di trovare conforto e speranza.

L’arte, infatti, ha sempre avuto un ruolo fondamentale nei momenti di crisi. Durante le guerre, le depressioni economiche, le epidemie, l’arte è stata un mezzo per esprimere il dolore, la paura, la rabbia, ma anche la speranza e la resilienza. E la pandemia di COVID-19 non fa eccezione.

In tutto il mondo, artisti di ogni genere stanno rispondendo alla crisi con opere che riflettono le nostre ansie collettive, ma che allo stesso tempo ci incoraggiano a guardare avanti, a immaginare un futuro migliore. Queste opere ci aiutano a elaborare le nostre emozioni, a confrontarci con le nostre paure e a trovare un senso di pace e di speranza in mezzo alla tempesta.

Ma l’arte non è solo un mezzo per esprimere e comprendere le nostre emozioni. È anche un modo per sfuggire, almeno per un po’, alla realtà che ci circonda. Un libro, un film, una canzone possono trasportarci in un altro mondo, lontano dai problemi e dalle preoccupazioni del quotidiano. Possono offrirci un momento di tregua, di distrazione, di sollievo.

E non è necessario essere artisti per trarre beneficio dall’arte. Anche solo guardare un dipinto, ascoltare una canzone, leggere un libro può avere un effetto terapeutico. Può aiutarci a rilassarci, a liberare la mente, a ritrovare un senso di equilibrio e di serenità.

Inoltre, l’arte può essere un potente strumento di comunicazione, un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica, per stimolare il dibattito, per promuovere il cambiamento. In questo senso, l’arte può svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro la pandemia, contribuendo a diffondere informazioni accurate, a sfatare miti e pregiudizi, a promuovere comportamenti responsabili.

In conclusione, in questi tempi di pandemia, l’arte emerge come un rifugio emotivo, un faro di speranza, un mezzo per esprimere e comprendere le nostre emozioni, un modo per connetterci con gli altri, un’ancora di salvezza in mezzo alla tempesta. E, forse, proprio grazie all’arte, riusciremo a navigare questa tempesta e a emergere dall’altra parte più forti, più resilienti, più uniti.

Utilizzare l’Arte per Gestire lo Stress e l’Ansia in Tempi di Pandemia

In questi tempi di incertezza e ansia, l’arte emerge come un faro di speranza, un rifugio sicuro dove rifugiarsi. La pandemia ha sconvolto le nostre vite, ma l’arte, nella sua infinita varietà di forme, offre un modo per gestire lo stress e l’ansia che molti di noi stanno affrontando.

L’arte ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel permetterci di esprimere e comprendere le nostre emozioni. In un periodo in cui le parole possono sembrare inadeguate, l’arte ci offre un linguaggio universale per esprimere ciò che sentiamo. Che si tratti di dipingere, scrivere, suonare uno strumento musicale o ballare, l’arte ci permette di esprimere le nostre emozioni in modo creativo e terapeutico.

Inoltre, l’arte può aiutarci a sentirci connessi con gli altri, anche quando siamo fisicamente distanti. Le opere d’arte possono trasmettere emozioni e esperienze condivise, creando un senso di comunità e di appartenenza. In un momento in cui molti di noi si sentono isolati, l’arte può ricordarci che non siamo soli.

L’arte può anche offrire un senso di speranza e resilienza. Le opere d’arte possono ispirarci, sollevare il nostro spirito e ricordarci della bellezza e della gioia che esistono nel mondo. In un periodo di crisi, l’arte può aiutarci a vedere oltre le difficoltà del presente e a immaginare un futuro migliore.

Ma l’arte non è solo un modo per esprimere e condividere le nostre emozioni; può anche essere un potente strumento di guarigione. Numerosi studi hanno dimostrato che l’arte può avere effetti benefici sulla salute mentale, riducendo lo stress e l’ansia e migliorando l’umore. Che si tratti di creare arte o di apprezzarla, l’arte può aiutarci a trovare un senso di calma e di equilibrio in mezzo al caos.

Inoltre, l’arte può aiutarci a sviluppare la resilienza, una qualità fondamentale in tempi di crisi. Creare arte richiede coraggio e perseveranza, e può insegnarci a confrontarci con le sfide e a trovare soluzioni creative ai problemi. In questo senso, l’arte può essere un potente strumento di auto-empowerment, aiutandoci a rafforzare la nostra fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità.

Infine, l’arte può aiutarci a trovare un senso di proposito e di significato in mezzo alla crisi. Creare o apprezzare l’arte può essere un modo per riflettere sulle nostre esperienze, per dare un senso a ciò che stiamo vivendo e per trovare un senso di direzione e di proposito. In un momento in cui molti di noi si sentono smarriti e disorientati, l’arte può aiutarci a trovare la nostra bussola interiore.

In conclusione, l’arte può essere un potente alleato nel nostro viaggio attraverso la pandemia. Che si tratti di esprimere le nostre emozioni, di connetterci con gli altri, di trovare speranza e resilienza, di guarire, di sviluppare la resilienza o di trovare un senso di proposito, l’arte ha molto da offrire. In questi tempi difficili, l’arte può essere un faro di speranza, un rifugio sicuro e una fonte di ispirazione e di forza.

L’Influenza dell’Arte sulla Salute Mentale Durante il Lockdown

In questi tempi di incertezza e isolamento, l’arte emerge come un faro di speranza, un mezzo per navigare attraverso la tempesta della pandemia. Mentre il mondo si è fermato, l’arte ha continuato a fluire, offrendo conforto, ispirazione e una via di fuga dalla realtà spesso opprimente del lockdown.

L’arte ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel modo in cui affrontiamo le sfide della vita. Da secoli, è un mezzo per esprimere emozioni, condividere esperienze e creare connessioni. Ma durante la pandemia, l’arte ha assunto un ruolo ancora più cruciale. È diventata un’ancora di salvezza per molti, un modo per mantenere la sanità mentale in un mondo che sembra aver perso il senso della normalità.

Molti di noi hanno trovato rifugio nell’arte durante il lockdown. Che si tratti di dipingere, scrivere, suonare uno strumento musicale o semplicemente ammirare le opere d’arte degli altri, l’arte ci ha offerto un modo per esprimere le nostre emozioni e gestire lo stress. Ha fornito un senso di scopo e direzione in un periodo in cui entrambi sembravano mancare.

Ma l’arte non è solo un mezzo di espressione personale. È anche un modo per creare connessioni con gli altri. In un momento in cui il distanziamento sociale è diventato la norma, l’arte ci ha permesso di rimanere connessi. Che si tratti di condividere le proprie creazioni sui social media, partecipare a workshop online o semplicemente discutere di arte con amici e familiari, l’arte ha offerto un modo per mantenere i legami sociali e combattere la solitudine del lockdown.

Inoltre, l’arte ha offerto una prospettiva unica sulla pandemia. Gli artisti di tutto il mondo hanno risposto alla crisi creando opere che riflettono le loro esperienze e sentimenti. Queste opere non solo ci aiutano a comprendere meglio la pandemia, ma ci offrono anche un modo per elaborare le nostre emozioni e affrontare le sfide che essa presenta.

Ma forse il più grande dono dell’arte durante la pandemia è la speranza. In un momento di tanta incertezza e paura, l’arte ci ricorda la bellezza e la gioia che esistono nel mondo. Ci offre un promemoria che, nonostante tutto, la vita continua e che c’è ancora molto da celebrare.

In conclusione, l’arte ha avuto un impatto profondo sulla nostra salute mentale durante il lockdown. Ci ha offerto un modo per esprimere le nostre emozioni, creare connessioni e trovare speranza in mezzo alla crisi. Mentre continuiamo a navigare attraverso la pandemia, l’arte rimarrà un faro di speranza, un mezzo per affrontare le sfide e un promemoria della bellezza e della gioia che esistono nel mondo.

L’arte può aiutarci a navigare la pandemia fornendo un mezzo per esprimere e gestire le nostre emozioni, offrendo un senso di conforto e connessione in tempi di isolamento.

Può anche servire come strumento educativo per comunicare informazioni importanti sulla salute pubblica in modi creativi e coinvolgenti.

Cosa sono gli NFT Avatar | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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Tra i grandi trend del mercato NFT del 2021 c’è stata una vera e propria esplosione per gli NFT Avatar o PFP project.

Si tratta di collectible digitali in formato “immagine del profilo” generati da un algoritmo 

Ogni NFT avatar è unico per la propria identità digitale e per il proprio status all’interno della community crypto.

Tra i primi progetti che hanno riscosso un forte successo ci sono i CryptoPunks, seguiti dai Bored Ape Yacht Club.

Un caso interessante è quello legato all’acquisizione da parte di Visa del suo primo NFT come forma d’investimento. 

Dopo aver acquistato un avatar della serie dei CryptoPunks, il Team Marketing e Comunicazione dell’azienda ha cambiato la foto profilo su Twitter.

Si è trattato di una vera e propria presa di posizione: in poco tempo la notizia ha fatto il giro del mondo, conquistando pagine di ogni magazine di economia e finanza, cultura, crypto e generalista.

Per molti i PFP project sono in forte espansione e ci aspettano tante novità!

Leonardo evocava gli spiriti con la necromanzia? | 100 Domande 150 Risposte | Libro ChatBOT

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Leonardo sin da ragazzo sezionava i corpi degli animali per conoscere tutto sulla loro anatomia…

Ma il suo reale interesse erano i corpi umani… per questo andava in giro di notte nei cimiteri, e qualcuno ha perfino pensato che in realtà il suo intento fosse quello… di evocare gli spiriti! Incredibile no?

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Samsung e gli NFT | ArteConcasNEWS

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Samsung e gli NFT

Anche Samsung entra nel mondo degli NFT.

Il gigante dell’elettronica ha deciso di introdurre un’innovativa piattaforma per TV che consentirebbe agli utenti di visualizzare e acquistare arte digitale e NFT.

Grazie a un supporto di calibrazione intelligente, l’azienda garantisce infatti ai creatori di NFT una qualità dell’immagine fedele all’originale.

Ma non si tratta del primo passo del colosso asiatico nel mondo crittografico.

Sono diversi i progetti che la società ha avviato negli ultimi anni, come quello del 2019, che ha visto il lancio del Blockchain Wallet per il modello Galaxy S10.

Ci aspettano ancora molte novità per il mondo crypto!