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Qual è la vera identità di Banksy? | Banksy | Libro ChatBOT | 100 domande 150 risposte | ArteConcasBOT

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Scoooop! Scoperta la vera identità di Banksy!! Il vero nome dello street artist è Robin Gunningham!!

Ma…sarà vero? Ad affermarlo, giornalisti e addirittura scienziati, uniti dall’unico intento di scovare il vero volto dell’artista! D’altro canto Banksy e il suo Team, smentiscono risolutamente ogni notizia uscita in esclusiva sui tabloid inglesi.

E tu, a chi credi?

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Maurizio Cattelan denunciato dal suo scultore | Andrea CONCAS | ArteConcasNEWS

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Lo scultore francese Daniel Druet, a suo dire autore delle “nove statue alla base delle opere più celebri di Maurizio Cattelan” ha intentato una causa per ottenere un risarcimento di 5 milioni di euro.

Questa la richiesta al Tribunale di Parigi contro l’artista, il suo gallerista parigino Emmanuel Perrotin e la Monnaie de Paris, che nel 2016 ospitò la mostra dell’artista italiano «Not Afraid of Love».

Druet non accetta più che il suo nome non compaia tra crediti e cataloghi di opere realizzate nella sua bottega come “La Nona Ora” del 1999 o “Him” del 2001, quest’ultima battuta in asta nel 2016 per oltre 17 milioni di euro.

Druet, invece, è stato pagato in media 33 mila euro a statua e il suo nome non è mai emerso adeguatamente secondo il suo parere, come ha raccontato a Le Monde, a cui ha confidato che anche le indicazioni per la realizzazione dell’opera erano scarse e imprecise.

Presto il responso dal tribunale…

The NFT Collection | AC The Vault | ArteCONCAS

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L’ingresso degli NFT nel mondo dell’arte è stata come una scintilla, innescata da Christie’s e Beeple nel 2021

Da quel momento tutto è cambiato: nuovi collezionisti e artisti sono entrati nel mercato, e anche per me, giá appassionato collezionista, il passo è stato naturale, ma anche divertente!

Per questo motivo vi porto con me alla scoperta della mia collezione NFT – AC The Vault – , per raccontarvi perché ho scelto un NFT piuttosto che un altro, qual è la loro storia e le dinamiche dei diversi progetti.

Sei pronto a conoscere AC The Vault?

Arte nel deserto con “Desert X ALULA” | Andrea CONCAS | ArteCONCAS

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L’Arte nel deserto non sembra essere più un miraggio grazie alla nuova edizione di “Desert X ALULA” una delle più spettacolari mostre di arte contemporanea nel deserto dell’Arabia Saudita, che quest’anno si terrà nella valle di Al Mutadil.

15 opere visionarie che indagano i concetti di miraggio e oasi, entrambi fondamentali per la storia e la cultura del deserto, ma che con il passare del tempo hanno assunto un significato ben preciso a livello globale.

Gli artisti hanno dato una loro personalissima interpretazione attraverso installazioni che parlano di sogni, finzione, apparenza e illusione, nel massimo rispetto dello scenario circostante.

I visitatori saranno liberi di ammirare paesaggi mozzafiato mentre si spostano tra un’opera e l’altra: 

dalla scultura a forma di origami di Shadia Alem ai disegni di sabbia di Jim Denevan fino all’architettura riflettente di Alicja Kwade e molte altre.

C’è tempo fino al 30 marzo!

Banksy ha sfidato il Bristol Museum? || Banksy | Libro ChatBOT | 100 domande 150 risposte | ArteConcasBOT

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Banksy ha sfidato il Bristol Museum?
Il Bristol Museum, un museo di storia antica e Banksy apparentemente non hanno nulla in comune, eppure…
Nel 2009 lo street artist ha deciso di rendere omaggio alla sua città natale Bristol, organizzando la mostra “Banksy vs Bristol Museum”, il tutto pianificato in gran segreto.

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Biennale di Venezia 2022: tutti i numeri | ArteConcasNEWS

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Il 23 aprile 2022 apre la 59esima edizione della Biennale d’Arte di Venezia curata da Cecilia Alemani.

“Il latte dei sogni”, questo il titolo della mostra nel padiglione centrale della Biennale, non sarà una biennale sulla pandemia, ma grazie agli artisti e alle loro opere si potranno le infinite possibilità di trasformazione del nostro tempo.

213 sono in totale gli artisti invitati. Tra questi 8 sono i più giovani perché nati nel 1993.  

180 è il numero delle artiste e degli artisti che non avevano mai partecipato alla Biennale.

26 il numero degli artisti italiani coinvolti, tra questi Gian Maria Tosatti sarà l’artista protagonista del Padiglione Italia curato da Eugenio Viola.

1433 saranno le opere e gli oggetti esposti, 80 sono nuove produzioni.

5 sono le nazioni che partecipano per la prima volta. Si tratta della Repubblica del Camerun, la Namibia, il Nepal, il sultanato dell’Oman e l’Uganda.

Ci vediamo a Venezia!

In quali opere troviamo il ritratto di Leonardo? | Libro ChatBOT | ArteConcasBOT

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In quali opere troviamo il suo ritratto?

Il volto di Leonardo da Vinci nell’immaginario comune è quello di un uomo anziano, con la barba e i capelli lunghi e bianchi.

A dipingerlo così è stato il grande artista Raffaello, che aveva una grande ammirazione per il genio fiorentino, tanto da renderlo uno dei personaggi parte di una sua opera.

Ma proprio di recente due studiosi hanno scoperto qualcosa di incredibile…

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Il Guggenheim compie 25 anni | ArteConcasNEWS

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Buon Compleanno al Museo Guggenheim di Bilbao!

Il museo quest’anno compie 25 anni e si prepara a festeggiare con mostre imperdibili!

“L’arte ispira il futuro”: è questo il motto del museo per celebrare i 25 anni trascorsi dalla sua inaugurazione.

Ci sono voluti 4 anni per la costruzione del museo, su progetto dell’architetto #FrankGehry poi inaugurato nel 1997.

Oggi il Guggenheim Bilbao vanta una collezione incredibile, con opere di Jeff Koons, Richard Serra e molti altri.

Per tutto il 2022 eventi e attività animeranno il museo, tra questi la mostra “Jean Dubuffet: fervente celebrazione” che fino al 21 agosto celebra la carriera dell’artista francese con straordinarie opere provenienti da New York e Venezia.

Una mostra da non perdere!

Perché Frida chiama l’America “Gringolandia”?| Frida Kahlo | LibroChatBOT | Andrea Concas

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Perché chiama l’America “Gringolandia”?

Quando Frida e Diego arrivano nel 1930 negli Stati Uniti, a San Francisco, la città è in fermento con grandi lavori pubblici e la folta presenza della comunità di artisti, intellettuali e politici.

Frida impara l’inglese, visita musei, mostre, gallerie, incontra artisti, vaga solitaria per Chinatown, lavora poco o nulla e malgrado le novità afferma: “Non amo particolarmente i gringo. Sono noiosi e le loro facce sembrano dei panini crudi”.

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NFT contro il colonialismo | ArteConcasNEWS

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“Ci siamo riappropriati di ciò che ci appartiene“. Queste le parole di un gruppo di artisti congolesi di Lusanga – una cittadina della Repubblica Democratica del Congo – quando hanno deciso di mintare il primo NFT contro il colonialismo.

Il collettivo fa parte dell’associazione “Congolese Plantation Workers Art League” che tenta di ripensare le relazioni di potere postcoloniali all’interno del mondo dell’arte globale.

La scelta di creare l’NFT è nata da un prestito negato: l’associazione di artisti ha chiesto più volte al museo della Virginia che la scultura raffigurante Maximilien Balot, colonialista belga assassinato durante una rivolta negli anni 30, tornasse a Lusanga. 

L’istituzione americana ha sempre declinato la proposta, e così gli artisti hanno deciso di ovviare a questo mancato accordo creando il proprio NFT della scultura mai restituita.

Il collettivo ha poi dato vita ad un museo dove spera un giorno di esporre la scultura di Maximilien Balot.