#ArteConcasNEWS 24 Febbraio 2021
3 notizie Flash per rimanere sempre aggiornati sul Sistema e Mondo dell’Arte!
⚡ IL MUSEO DEL LOUVRE CHIUDE UNA NUOVA COLLABORAZIONE CON IL BRAND UNIQLO
⚡️DAMIEN HIRST: IL BAD BOY DELL’ARTE CONTEMPORANEA DIVENTA CURATORE PER GAGOSIAN
⚡️ MUSEI STATALI IN ITALIA: GIÙ IN PICCHIATA VISITATORI E INTROITI
Il grande museo parigino e il brand di abbigliamento giapponese si uniscono in un progetto davvero unico per portare la bellezza di opere d’arte universali nella vita di tutti giorni ______________________________
Grazie alla collaborazione tra l’Istituzione francese e Uniqlo, notissimo brand di lifewear, immortali capolavori come “La Gioconda”, la “Nike di Samotracia”, la “ Venere di Milo”… tutti custoditi al Museo del Louvre… oggi sono protagonisti su t-shirt, felpe e altri capi d’abbigliamento alla portata di tutti.
A firmare la nuova collezione è il noto grafico Peter Saville, ispirato nelle sue creazioni, dal sistema di numerazione dell’inventario utilizzato dal museo parigino per catalogare le opere d’arte.
Quattro anni di partnership, dove il brand Uniqlo diventa sponsor del programma Free Saturday Nights per prolungare l’orario di apertura del museo la sera, con dei veri e propri mini tour
Non ci resta quindi che aspettare la riapertura del grande museo…!
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La celebre galleria Gagosian affida le chiavi del suo spazio a Londra all’artista Damien Hirst per curare il programma espositivo per un anno: si parte con una mostra sull’iperrealismo
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Da bad boy dell’arte contemporanea a curatore di mostre: Damien Hirst non si risparmia proprio nulla e Gagosian, galleria tra le più influenti sulla scena internazionale, non ci ha pensato due volte ad affidargli gli spazi della sua sede londinese.
La prima mostra curata dall’ex YBA sarà un’ “autopersonale” sul tema dell’iperrealismo; Hirst non è nuovo ad esperienze di curatela ma, anche in questo caso, solo il tempo sarà in grado di dire quali trovate ha escogitato per questa sua nuova avventura!
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Nonostante le riaperture dovute alle zone gialle dell’ultimo periodo, i musei italiani chiudono il 2020 con il 75% di visitatori in meno
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Dai 240 milioni di visitatori del 2019 agli appena 60 milioni del 2020… Tanto hanno perso i musei italiani a causa della pandemia e delle restrizioni a essa dovute.
Così le grandi istituzioni museali del nostro paese si sono ritrovati senza pubblico e senza incassi e ora puntano tutto sul Recovery Fund approvato dal Parlamento europeo, con una richiesta di fondi ingente, necessaria ad una ripartenza: 46,18 miliardi, la somma richiesta, molti dei quali si spera vengano destinati alla cultura.
Sarà quindi confermata dal nuovo governo Draghi questa progettazione? Non ci resta che attendere…!
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