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5 Libri d’Arte Pubblicati Quest’Anno Che Non Puoi Perderti

Dai cataloghi delle mostre ai saggi teorici, questi libri offrono nuove prospettive sull’arte contemporanea e classica.

Il mondo dell’arte è in continua evoluzione, e ogni anno vengono pubblicati numerosi libri che esplorano nuove prospettive e approfondiscono temi sia della contemporaneità che della classicità. In questo articolo, esamineremo otto libri d’arte pubblicati quest’anno che non puoi assolutamente perdere. Questi testi spaziano dai cataloghi delle mostre ai saggi teorici, offrendo una vasta gamma di contenuti per appassionati e studiosi.

1. Obey. L’arte di Shepard Fairey.

Ediz. illustrata Copertina rigida – Illustrato, 12 luglio 2024 di Giuseppe Pizzuto (Autore), Shepard Fairey (Autore)

In occasione dei 35 anni di produzione artistica e della prima personale di Shepard Fairey (Obey) in Italia (curata dall’artista stesso e dalla galleria Wunderkammern), questa monografia presenta un ricco corpus di opere del celebre street artist americano, comprendente i lavori più significativi della sua carriera, affiancati da pezzi unici realizzati appositamente per l’occasione. Shepard Fairey (Charleston, 1970) è l’artista dietro Obey. Noto per il celebre manifesto HOPE, ritraente Barack Obama ed emblema della campagna presidenziale del 2008, Obey si distingue per uno stile essenziale e audace dalla palette
minimalista guidato dalle culture dell’hip hop e del punk che hanno insegnato all’artista a mettere in discussione le convenzioni sociali. È questa la poetica con cui Fairey anima tutte le sue opere invitando il pubblico a interrogarsi su tematiche di grande rilevanza sociale. Alle tematiche più rappresentative dell’arte di Shepard Fairey si ispirano le sezioni della monografia: Propaganda; Pace e giustizia; Ambiente; Musica; Nuove opere. Introdotto dai saggi di Giuseppe Pizzuto, Edoardo Falcioni e da uno statement dello stesso Obey, il volume si apre con alcune delle immagini più significative della produzione dell’artista sul tema della propaganda, partendo dall’immancabile HOPE con il volto di Obama che tanto entusiasmo e speranza suscitò nel 2008. Si prosegue poi attraverso i lavori della sezione Pace e giustizia in cui, grazie alla potenza delle immagini, Shepard Fairey pone l’attenzione su tematiche quali diritti umani, abuso di potere, guerra e pace. Suggestive e potenti sono le opere della sezione Ambiente dove l’artista desidera aprire un dialogo con lo spettatore ricordandogli l’importanza della collettività nella salvaguardia del nostro pianeta.
Il messaggio universale dell’artista trova espressione anche nella sezione dedicata alla Musica. Di questa forma d’arte Fairey ammira in particolar modo universalità e accessibilità; lui stesso cita come sue fonti d’ispirazione principali gruppi musicali come i Sex Pistols, i Black Flag, Bob Marley e i Public Enemy. La monografia si conclude con le nuove opere, eseguite da Obey tra il 2021 e il 2024, e le illustrazioni Rubylith.

2. Arte e fascismo di Vittorio Sgarbi

di Vittorio Sgarbi (Autore), Pierluigi Battista (Prefazione)

“Un ventennio. Vent’anni del Novecento, dalla marcia su Roma nell’ottobre 1922 al drammatico epilogo della seconda guerra mondiale nel 1945, che sono stati giudicati dalla storia come il momento più triste del secolo che abbiamo alle spalle. Gli stessi anni, nell’arte, sono il tempo di ‘Valori Plastici’, di ‘Novecento’, del gruppo di artisti che si raccoglie attorno a Margherita Sarfatti. Una tale ricchezza di esperienze, autori, circoli che ha fatto dire a una grande studiosa, Elena Pontiggia, che ‘gli anni trenta non sono un decennio, mi fanno pensare a un secolo’.” Vittorio Sgarbi segue il filo dell’arte in una storia che inizia prima del Fascismo, che dentro il ventennio cresce, e dopo il Fascismo viene spazzata via insieme alla naturale condanna del regime. Sgarbi distingue l’espressione artistica dal potere e per questo, a fianco di de Chirico, Morandi, Martini, salva dall’oblio Wildt, Guidi, la grande stagione dell’architettura e della grafica, ma anche Depero, il Futurismo e oltre, fino alla rivelazione di due scultori formidabili mai apparsi all’onore della critica, Biagio Poidimani e Domenico Ponzi. “Un crocevia di dimenticanze e di rimozioni ha reso difficile la ricostruzione dello stato dell’arte durante il Fascismo. Ci sono voluti decenni, ma alla fine la verità storica si impone. Per capire chi siamo stati, come siamo stati e a quale storia apparteniamo.” (Dalla prefazione di Pierluigi Battista)

3. Professione arte: I protagonisti, le opportunità di investimento, le nuove sfide digitali

LA PRIMA GUIDA PER CHI DELL’ARTE VUOLE FARE LA SUA PROFESSIONE di Andrea Concas (Autore) 

L’arte è un mondo complesso, fatto di segreti e regole non scritte. Se vuoi farne la tua professione, o investire sulla tua passione, ProfessioneARTE è la prima guida per esplorare l’intero Sistema dell’Arte.
Per essere un artista, collezionista o professionista di successo, devi conoscere i protagonisti e le dinamiche che regolano questo mercato. L’esperto e divulgatore Andrea Concas entra nel Sistema dell’Arte, orienta sulle nuove professionalità e opportunità, esplora il mercato con le gallerie, i collezionisti e gli archivi d’artista, parla di valorizzazione, mostre, fiere, comunicazione e social network. In ProfessioneARTE troverai il primo focus su Arte & Innovazione, le nuove tecnologie e metodologie applicate al mondo dell’arte come Blockchain, Intelligenza Artificiale, Wealth Management e Art Lending.
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4. Biennale Arte 2024: Foreigners Everywhere: Foreigners Everywhere

The blockbuster two-volume guide to the Venice Biennale, with over 1,000 illustrations

La 60ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, curata da Adriano Pedrosa (direttore artistico del Museu de Arte de São Paulo), è intitolata “Stranieri Ovunque”. Prende il nome da una serie di opere d’arte realizzate nel 2004 dal collettivo Claire Fontaine e, come spiega Pedrosa, “è una celebrazione dello straniero, del lontano, dell’emarginato, del queer così come degli indigeni.” Si “concentrerà su artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporei, emigrati, esiliati e rifugiati—soprattutto quelli che si sono spostati tra il Sud Globale e il Nord Globale.” Pedrosa divide la mostra in due parti: “Nucleo Contemporaneo”, per gli artisti contemporanei, e “Nucleo Storico”, per quelli storici. La prima espande il concetto di artista “straniero” o “emarginato”, mentre la seconda esamina opere d’arte create nel Sud Globale tra il 1905 e il 1990. Il catalogo, copubblicato da Silvana Editoriale e Edizioni La Biennale di Venezia, è, come la pubblicazione del 2022, stampato in due volumi e segue il percorso espositivo per accompagnare i visitatori e gli amanti dell’arte attraverso gli spazi espositivi dei Giardini e dell’Arsenale. Presenta inoltre gli altri progetti esposti in varie sedi della città di Venezia e al Forte Marghera a Mestre. Gli artisti includono: Pacita Abad, Etel Adnan, Baya, Monika Correa, Olga de Amaral, Dumile Deni, Uza Egonu, Aref El Rayess, Louis Fratino, Fred Graham, Mohamed Hamidi, Carmen Herrera, María Izquierdo, Frida Kahlo, Grace Salome Kwami, Wilfredo Lam, Esther Mahlangu, Tina Modotti, Ahmed Morsi, Taylor Nkomo, Pan Yuliang, Dalton Paula, Sayed Haider Raza, Emma Reyes, Jamini Roy, Mahmoud Sabri, Joshua Serafin, Amrita Sher-Gil, Yinka Shonibare, Joseph Stella, Salman Toor, Ahmed Umar, Rubem Valentim, Kay WalkingStick, Bibi Zogbé.

5. L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale

Il titolo di questo libro parafrasa quello del famoso testo di Walter Benjamin “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” pubblicato quasi un secolo fa, nel 1936. Nelle pagine del suo illuminante saggio Benjamin sosteneva come l’invenzione e la diffusione di nuovi dispositivi tecnici, quali la fotografia e il cinema, stessero cambiando profondamente le modalità di fruizione artistica e in parte anche quelle di produzione. Negli ultimi anni un nuovo “dispositivo tecnico”, quello dell’Intelligenza Artificiale, ha visto un rapido sviluppo e una vastissima diffusione – con complesse implicazioni culturali, sociali, economiche e politiche – tanto da potersi riferire alla contemporaneità come all’«epoca dell’Intelligenza Artificiale». Anche il mondo dell’arte è coinvolto appieno in ogni suo ambito (musei, valutazione, catalogazione, conservazione, ecc.). Sempre più artisti si confrontano con l’Intelligenza Artificiale e ne usano le tecnologie per creare opere d’arte e progetti artistici collaborativi. Il volume “L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale” trae origine dall’omonima mostra, la prima collettiva di artisti italiani sia pionieri dell’AI Art che sperimentatori di nuova generazione. Per ogni artista viene presentata e analizzata un’opera fra le più significative della sua estetica. Emerge così un panorama molto diversificato, di grande fascino e interesse, in cui temi come la natura, la botanica, l’ambiente, ma anche l’umanità, le comunità, le città, i monumenti, le macchine, i sogni, le mitologie sono plasmati e trasformati attraverso l’impiego degli algoritmi, del-le AI Generative, delle GAN (Reti Generative Avversarie) e delle molte forme espressive dell’era digitale. Di Chiara Canali (Autore), Rebecca Pedrazzi (Autore).

Conclusione

Questi cinque libri offrono una vasta gamma di prospettive sull’arte contemporanea e classica, rendendoli indispensabili per chiunque sia interessato a esplorare il mondo dell’arte. Dai cataloghi delle mostre ai saggi teorici, questi testi forniscono approfondimenti preziosi e nuove interpretazioni che arricchiranno la tua comprensione dell’arte. Non perdere l’opportunità di aggiungere questi volumi alla tua collezione e di immergerti nelle loro pagine ricche di conoscenza e ispirazione.

Per ulteriori informazioni sui libri d’arte, visita il sito di Treccani.

🧠 DISCLAIMER: IL TESTO E LE IMMAGINI UTILIZZATE IN QUESTO ARTICOLO SONO STATI GENERATI DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE. 🧠
L’intelligenza artificiale può produrre informazioni imprecise e fantasiose su persone, luoghi o fatti.

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